Un referendum per abrogare il reddito di cittadinanza: la proposta del quotidiano Libero trova la sponda di Giorgia Meloni
Libero lancia la proposta di un referendum per abrogare il reddito di cittadinanza non appena il decreto sarà convertito il legge. E ad accogliere la proposta, in prima fila, c’è Giorgia Meloni con Fratelli d’Italia al gran completo.
“Non abbiamo ancora visto il testo definitivo del decreto e non possiamo sapere con certezza quale sarà approvato e pertanto ogni decisione non può che essere rimandata, ma le previsioni” sottolinea “lasciano ben poco spazio all’ottimismo. Sul Reddito di cittadinanza gli italiani hanno sentito in questi anni tutto e il contrario di tutto, in campagna elettorale i grillini hanno continuato a promettere un reddito a tutti: 780 a testa e molti di piu’ a chi ha figli a carico”.
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Ma, per la leader di Fdi, “era una menzogna, ovviamente: per farlo servirebbero centinaia di miliardi, 18 solo per adeguare le pensioni minime. E infatti, alla fine quello partorito dal governo grillo leghista è un pastrocchio, che sarà una manna soprattutto per chi lavora in nero e solo in minima parte sarà destinato alle persone oneste in difficoltà”.
Secondo Giorgia Meloni non prenderanno il reddito di cittadinanza, ad esempio, “i giovani che per 850 euro al mese si arruolano nell’esercito e non lo prenderanno i nostri ragazzi che sono andati a lavorare all’estero e che decidono di tornare in Patria, perché non avranno il requisito dei due anni continuativi di residenza in Italia”. Lo prenderanno “in compenso gli immigrati, così come la quasi totalità dei 170 mila rom, italiani o stranieri, residenti in Italia”.
L’obiettivo di Giorgia Meloni e di Fratelli d’Italia è di eliminare il reddito per destinare i 7,1 miliardi stanziati ad “abolire la fattura elettronica, a pagare i debiti della Pubblica amministrazione” e “a ridurre le tasse alle imprese che assumono”.
A rilanciare l’impegno di Fdi è il capogruppo alla Camera, Francesco Lollobrigida: “Siamo pronti a raccogliere firme in tutta Italia per promuovere un referendum per abrogare il reddito di cittadinanza, in tutto o in parte, se dovesse essere confermato il rischio che i soldi degli italiani che lavorano andranno a immigrati, criminali ed evasori”.
Immediata la reazione del Movimento 5 stelle. Il capogruppo alla Camera, Francesco Silvestri, sottolinea la “bellezza” della “accoppata Libero e Giorgia Meloni”: il giornale “che
detesta i ‘terroni’ promuove una raccolta firme per abrogare il reddito di cittadinanza. E la Meloni subito raccoglie. Peccato. Per lei l’ennesima occasione persa”.
“La Presidente di Fratelli d’Italia è tanto brava, a chiacchiere, a stare dalla parte dei cittadini. Poi però, nei fatti, è sempre assente. Populista sì, ma per finta”, prosegue Silvestri.
Ed è qui che l’esponente del M5s lascia il suo “sospetto”: che Giorgia Meloni stia “rosicando perché nel decreto di ieri oltre al reddito di cittadinanza è stato approvato anche Quota 100. Tutti si ricordano che la sciagurata riforma Fornero è passata anche con il suo contributo. Ora che finalmente abbiamo iniziato a smontarla, per ridare dignità anche ai pensionati italiani, la Meloni decide di schierarsi. Ma dalla parte sbagliata”, conclude l’esponente M5s.