Il “posto fisso” perde appeal: meno candidati ai concorsi pubblici e sempre più rinunce
Il “posto fisso” piace sempre meno: secondo la ricerca “Ripartiamo dalle Persone”, presentata in apertura del Forum Pa 2023, da inizio 2021 a giugno 2022 la media di candidati per ogni posizione messa a bando pubblico è stata di 40 persone, un quinto rispetto ai 200 nel biennio precedente. Inoltre, circa due vincitori su dieci hanno rinunciato al lavoro, con punte del 50% di rinunce per quelli a tempo determinato.
“L’indagine evidenzia per il settore pubblico alcuni effetti della trasformazione del mercato del lavoro già emersa nel privato – commenta Carlo Mochi Sismondi, presidente di FPA – da un lato, oggi i lavoratori danno meno importanza al ‘posto fisso’ in favore di aspetti come benessere, motivazione, formazione o lavoro agile. Dall’altro, in una scarsità di personale qualificato, si evidenzia una nuova competizione tra pubblico e privato sui profili tecnici e tra amministrazioni, a causa dell’ingorgo di concorsi”. Nel 2022 comunque i dipendenti pubblici sono tornati a crescere di numero, raggiungendo quota 3,26 milioni (+0,8%), il dato più alto dell’ultimo decennio.
Lo studio evidenzia inoltre una grave carenza di tecnici e profili specialistici per cogliere le sfide del Pnrr. La possibilità di candidarsi per più posizioni spinge inoltre sempre meno persone ad accettare il trasferimento al Nord, gli affitti troppo cari arrivano a costare quasi quanto la metà dello stipendio di un laureato neoassunto, contro il 18- 23% in una città metropolitana del Sud.