Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 04:24
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Economia

La settimana corta sbarca in Italia? La proposta di Intesa Sanpaolo: 4 giorni al lavoro per 9 ore

Immagine di copertina

Intesa Sanpaolo propone la settimana corta lavorativa: ecco come funziona

La settimana corta lavorativa potrebbe presto sbarcare in Italia: a fare da apripista è Intesa Sanpaolo, la quale ha presentato ai sindacati una proposta che prevede di prolungare le ore di lavoro quotidiane in cambio di un giorno libero in più.

L’idea del gruppo guidato da Carlo Messina è quella di ridistribuire le ore di lavoro rispetto alle 37,5 settimanali previste dal contratto bancario e spalmate su cinque giorni.

Intesa Sanpaolo propone di innalzare le ore giornaliere a nove distribuendole però su quattro giorni lavorativi. In questo modo le prestazioni quotidiane si allungherebbero ma, al tempo stesso, le ore settimanali scenderebbero da 37,5 a 36, un’ora e mezzo di meno e con un giorno libero in più a settimana a scelta del lavoratore.

La proposta sarà recapitata formalmente oggi ai sindacati Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin, la cui unica perplessità, a quanto si apprende, sarebbe legata al fatto che l’eventuale cambio riguarderebbe solamente i dipendenti degli uffici e non quelli delle filiali.

La settimana corta lavorativa è in via di sperimentazione in diversi Paesi, anche se tutti gli esperti non sono concordi nell’affermare che questa migliori la qualità della vita.

Secondo Mariano Corso, responsabile scientifico dell’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano, lo smart working in tal senso è molto più efficace: “L’idea di stare in ufficio un giorno in meno attira molto, ma non è detto che la qualità della vita e dunque l’efficienza migliorino – dichiara a La Stampa – Proviamo a pensare a quanta fatica già si fa dal lunedì al giovedì, immaginare di aggiungere un’ora non è affatto un dettaglio”.

“Una cosa è certa: la scelta del giorno libero aggiuntivo deve essere assicurata con la massima flessibilità, altrimenti serve a poco. In linea generale il benessere del lavoratore e quindi la sua produttività aumentano sicuramente più con lo smart working che con la settimana corta, perché c’è maggior libertà”.

Ti potrebbe interessare
Economia / Venier (Snam): “Il net zero o è di tutti o non è di nessuno. Le infrastrutture restano strategiche”
Economia / L’a.d. di Intesa Sanpaolo Carlo Messina: “I governi si tengano fuori dagli accordi tra le banche”
Economia / Chi sta vincendo la corsa globale all’intelligenza artificiale
Ti potrebbe interessare
Economia / Venier (Snam): “Il net zero o è di tutti o non è di nessuno. Le infrastrutture restano strategiche”
Economia / L’a.d. di Intesa Sanpaolo Carlo Messina: “I governi si tengano fuori dagli accordi tra le banche”
Economia / Chi sta vincendo la corsa globale all’intelligenza artificiale
Economia / Prezzi esagerati, Cina e ritardo sull’elettrico: da dove nasce la disfatta europea dell’auto
Economia / Terna: Standard Ethics migliora il rating a “EE+”
Economia / Superbonus 110: il progetto di cartolarizzazione per salvare l’edilizia italiana
Economia / Energia nuova: cosa emerge dal Piano Strategico 2025-2027 di Enel
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Economia / Tronchetti Provera: “La crisi dell’automotive deriva dalle scelte ideologiche e irrealistiche dell’Ue”
Economia / Culti Milano Group cede il 25,11% di Bakel, il brand di skincare che si pone come prossimo step la quotazione in borsa