Intesa Sanpaolo, 76 miliardi per favorire investimenti in transizione energetica
Rinnovato il patto con il mondo delle imprese
Intesa Sanpaolo rinnova il patto con il mondo delle imprese nella transizione energetica. Favorire i processi di autonomia energetica delle imprese italiane aumentandone la competitività e generando benefici economici, ambientali e sociali per la collettività, in un’ottica di rinnovata collaborazione tra pubblico e privato. È questo il principale obiettivo di ‘Motore Italia Transizione Energetica’, il programma presentato da Intesa Sanpaolo, che prevede una serie di iniziative per incentivare gli investimenti in energia da fonti rinnovabili, lanciando anche una specifica progettualità legata alle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).
Le misure messe in campo sono state illustrate da Intesa Sanpaolo a Milano, nel corso di una presentazione alla quale sono intervenuti Alessandra Ricci, amministratore delegato SACE, Paolo Arrigoni, presidente GSE, Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente ANCI, Gregorio De Felice, Chief Economist Intesa Sanpaolo, Anna Roscio, responsabile Sales & Marketing Imprese Intesa Sanpaolo, Emanuele Orsini, vice presidente Confindustria. Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo, ha illustrato finalità e opportunità per il mondo imprenditoriale nell’investire in energie rinnovabili e nel contribuire alla crescita del Paese.
Il plafond da 76 miliardi di euro per investimenti in impianti di energie rinnovabili si inserisce tra gli interventi attivati dal primo gruppo bancario italiano a supporto della transizione energetica e ambientale fissata nel PNRR, per il quale il Gruppo ha stanziato complessivamente da qui al 2026 oltre 410 miliardi di euro a supporto degli obiettivi delle Missioni del Piano, dei quali 120 per le PMI. Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo ha commentato: “Oggi insieme ai nostri partner rinnoviamo il nostro patto con il mondo delle imprese in un ambito decisivo, la transizione energetica.
La collaborazione tra soggetti di natura privata e soggetti pubblici che ha già dato buoni risultati durante la pandemia deve rinsaldarsi per lo sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili, importante opportunità per Pmi e famiglie in virtù di concreti benefici economici, sociali e ambientali per interi territori.
Per questo intendiamo fornire alle nostre imprese, ai privati e agli operatori del Terzo Settore gli strumenti più innovativi per far cogliere le opportunità derivanti dalla transizione energetica, rafforzando le iniziative già avviate nell’ambito del Pnrr, con la previsione di 410 miliardi di finanziamenti, di cui 76 dedicati alla transizione energetica”. Intesa Sanpaolo nell’occasione ha anche sottoscritto un protocollo di collaborazione con l’Anci per promuovere sui territori modelli di produzione e condivisione dell’energia rinnovabile.