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Home » Economia

Cinque miliardi per le piccole imprese e via le commissioni sui pagamenti tramite POS fino a 15 euro: il piano di Intesa San Paolo

Immagine di copertina
Pixabay

Il sostegno alla piccole imprese è un fattore strategico per la tenuta dell’Italia e del suo sistema economico, in un periodo complesso tra caro bollette e incertezze legate alla situazione internazionale. Settori come il commercio, l’artigianato e i piccoli alberghi sono trainati nel nostro Paese da piccole e piccolissime imprese, che rappresentano la fascia dell’imprenditoria italiana più numerosa e più esposta ai rincari di energia e materie prime. Sono quelle aziende che rischiano di pagare il prezzo più alto, dovendo in molti casi chiudere.

Per questo Intesa San Paolo, la prima banca in Italia, ha varato un piano da 5 miliardi di euro per le piccole imprese di questi settori, con interventi per la liquidità e finanziamenti garantiti, azzeramento per un anno delle commissioni sui micropagamenti tramite Pos in negozio fino a 15 euro, gratuità per un anno del canone e delle carte di credito commercial, agevolazioni su prodotti di copertura assicurativa e noleggio di beni strumentali.

L’intervento si aggiunge ai 30 miliardi già stanziati dalla Banca in favore di PMI e famiglie dall’inizio dell’anno per contrastare il caro energia, parte degli oltre 400 miliardi a supporto del PNRR. L’obiettivo è chiaro: accompagnare le piccole imprese fuori dalla crisi e aiutarle nel rilancio attraverso progetti di digitalizzazione, sostenibilità e sviluppo dell’attività commerciale.

L’iniziativa, denominata “CresciBusiness”, è stata illustrata a Milano da Intesa Sanpaolo e condivisa con le principali associazioni di categoria dei settori Artigianato, Commercio, Servizi e Turismo, con le quali è stato firmato un protocollo d’intesa. In Italia oggi sono più di 4 milioni le imprese con meno di 10 addetti (circa 500mila clienti di Intesa Sanpaolo con un fatturato fino a 2,5 milioni di euro), pari al 95% delle imprese industriali e dei servizi. Queste imprese impiegano circa 7,3 milioni di addetti, il 43,8% del totale. Un fenomeno tipicamente italiano e quindi da preservare. Queste piccole aziende nel 2020 hanno registrato un fatturato pari a 658 miliardi di euro (23,5% del totale) e un valore aggiunto che ha sfiorato i 200 miliardi (26,8%).

All’evento di presentazione hanno partecipato Gregorio De Felice, Chief Economist Intesa Sanpaolo, Anna Roscio, Responsabile Direzione Sales and Marketing Imprese Intesa Sanpaolo, Patrizia De Luise, Presidente nazionale Confesercenti, Paolo Ferrè, Membro di Giunta Confcommercio, Marco Granelli, Presidente Confartigianato e Maurizio Naro, Membro di Giunta Federalberghi. Le conclusioni sono state affidate a Stefano Barrese, Responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo.

Con questo piano Intesa San Paolo mette da subito a disposizione 5 miliardi di euro di nuovo credito per fronteggiare l’incremento delle spese e supportare la crescita. “CresciBusiness” prevede infatti soluzioni di finanziamento a breve e medio-lungo termine a supporto della liquidità, della gestione dell’emergenza energetica e del pagamento delle bollette. Un articolato sistema di credito a condizioni particolarmente agevolate, per favorire gli investimenti soprattutto verso la trasformazione digitale e sostenibile, declinati in base alle esigenze specifiche dei singoli settori.

L’iniziativa interviene in maniera significativa anche sul fronte dei pagamenti, con un pacchetto di agevolazioni molto ampio. Azzerate fino a fine 2023 le commissioni per i micropagamenti tramite POS fino a 15 euro. A questo si aggiunge la gratuità per un anno del canone del POS mobile e virtuali e agevolazioni sulle condizioni economiche delle carte di credito aziendali. Importanti anche le soluzioni di finanziamento per coprire i costi energetici con crediti agevolati e a garanzia pubblica fino a 36 mesi, con 1 anno di preammortamento, oltre alla possibilità di richiedere la sospensione della quota capitale dei finanziamenti in essere.

“Il piano che presentiamo oggi aggiunge un nuovo pilastro agli interventi che Intesa Sanpaolo ha attivato a sostegno dell’economia e della popolazione italiana: 35 miliardi complessivi in favore di famiglie, imprese, commercianti, albergatori ed artigiani – afferma Stefano Barrese, responsabile divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo. Le recenti conferme sulla tenuta del nostro sistema produttivo non nascondono le difficoltà di buona parte del tessuto socio-economico. Siamo consapevoli che, in questa situazione di incertezza, la fiducia e la coesione sociale siano essenziali per rispondere alla crisi e per garantire la crescita sostenibile che il paese sta perseguendo. Proprio per fornire il massimo supporto alle 500.000 piccole aziende nostre clienti abbiamo adottato misure immediate come l’azzeramento per un anno delle commissioni sui micropagamenti elettronici fino a 15 euro. Il nostro Gruppo non ha mai perso di vista l’importanza della tenuta sociale ed economica del paese, che dal 2020 ad oggi abbiamo sostenuto con oltre 11 miliardi di euro di erogazioni ai settori del turismo, del commercio e dell’artigianato”.

“Intesa Sanpaolo mette a disposizione delle piccole imprese dell’artigianato, del commercio e del turismo finanziamenti particolarmente agevolati volti alla digitalizzazione e al rinnovamento dal punto di vista strutturale dell’azienda”. Lo ha detto il responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, Stefano Barrese, annunciando un abbattimento dei costi relativi al tasso di finanziamento per le transazioni Pos. “Mettiamo a disposizione una linea a breve termine, fino a 10mila euro sul transato pos, a condizioni molto vantaggiose: parliamo dell’Euribor a un mese di 50 punti base”, spiega Barrese. “Questo, accanto alle altre misure previste dal piano da 5 miliardi per le piccole imprese, annunciate oggi dalla banca, sono tutti elementi che dimostrano la volontà della banca di venire incontro alle aziende, spingerle ad andare avanti con gli investimenti e cercare di ridurre il carico dei costi. In particolare sulla parte finanziaria”.

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