Inps, bonus 600 euro: a chi spetta? L’elenco dei lavoratori interessati
Inps, bonus 600 euro: a chi spetta
BONUS 600 EURO A CHI SPETTA – Da oggi, mercoledì 1 aprile 2020, è possibile richiedere il bonus di 600 euro previsto dal decreto Cura Italia per coloro che hanno dovuto interrompere la propria attività a causa dell’emergenza Coronavirus. Ma quali sono le categorie che ne hanno diritto? A chi spetta? L’indennità di 600 euro, dettata dall’emergenza Coronavirus, andrà a:
- lavoratori autonomi (commercianti, artigiani e coltivatori diretti)
- liberi professionisti non iscritti a casse di previdenza obbligatoria
- collaboratori coordinati e continuativi
- lavoratori stagionali e a quelli dello spettacolo*
*Potranno chiedere l’indennità anche i lavoratori dello spettacolo, purché abbiano versato nel 2019 almeno 30 contributi giornalieri e non abbiano avuto un reddito superiore a 50.000 euro. Questi lavoratori non devono essere titolari di rapporto di lavoro dipendente al 17 marzo. L’indennità viene tassata? No, non contribuisce alla formazione del reddito e quindi non può essere tassata. Non dà luogo a contribuzione figurativa (come la cassa integrazione, anche quella in deroga).
L’Inps ha sottolineato che queste indennità non sono cumulabili e che sono incompatibili con la pensione, con il reddito di cittadinanza, con la cosiddetta Ape sociale e con l’assegno ordinario di invalidità. L’indennità è invece cumulabile con la Naspi per i lavoratori dello spettacolo e per quelli stagionali. Il bonus è cumulabile anche con le erogazioni monetarie derivanti da borse lavoro, stage e tirocini.
Sul sito dell’Inps è possibile, ovviamente, trovare tutti i contatti e le informazioni ancor più nel dettaglio. Portale che però da questa mattina, a causa delle troppe domande dei lavoratori autonomi per accedere al bonus di 600 euro, è molto rallentato. Inoltre, alcuni utenti lamentano il fatto che entrando nella pagina dedicata del sito, inserendo i propri dati, vengono indirizzati a un’altra pagina in cui figurano altri nominativi. Luca Gnecchi, vicepresidente dell’Istituto di previdenza: “È gravissimo, ma è successo per cinque minuti e nel momento in cui si usciva dalla situazione di accesso. Faremo comunque delle verifiche”. In seguito al disguido tecnico, l’Inps ha invitato a scaglionare le domande a causa delle troppe richieste. “Nessuno rimarrà senza bonus, non c’è bisogno di precipitarsi a inviare le domande tutte nel primo giorno”, ha puntualizzato Gnecchi.
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