“Google ha sottopagato illegalmente migliaia di lavoratori in tutto il mondo”
Google per anni ha sottopagato migliaia di lavoratori precari in decine di paesi. È l’accusa lanciata dal Guardian in un’inchiesta che rivela come per più di due anni il colosso di Mountain View abbia ritardato la correzione degli stipendi nel tentativo di coprire la pratica illecita, anche dopo che i dirigenti si erano resi conto dell’irregolarità.
Secondo i documenti citati dal quotidiano britannico, almeno da maggio 2019 i dirigenti sapevano che la società non rispettava le leggi di numerosi paesi in cui operava, che impongono ai lavoratori interinali di essere pagati quanto i dipendenti a tempo indeterminato che svolgono incarichi simili. Il mancato aggiornamento dei dati utilizzati per la comparazione delle mansioni aveva portato l’azienda a pagare i lavoratori interinali tra il 12 e il 50 percento in meno rispetto a quanto previsto dalla legge.
Invece di intervenire immediatamente, i documenti citati dal Guardian affermano che l’azienda californiana ha deciso di rimandare le decisioni in merito, nel timore che il caso potesse danneggiare la reputazione di Google e aumentare i costi a carico dei dipartimenti che facevano maggiormente ricorso al lavoro interinale.
Secondo quanto riportato anche dal New York Times, a partire da quest’anno i dirigenti hanno scelto deciso di adeguare i tariffari solo per i nuovi assunti, lasciando all’oscuro i lavoratori interinali che già lavoravano per l’azienda, riconoscendo che la pratica poteva non essere “corretta dal punto di vista della compliance”.
“Scopriremo cosa è andato storto qui, perché è successo e faremo la cosa giusta”, ha dichiarato in risposta all’inchiesta il responsabile della compliance di Google, Spyro Karetsos.
In una petizione rivolta ai dirigenti di Google, negli scorsi giorni più di 140 lavoratori hanno chiesto all’azienda di “risarcire immediatamente” tutti i lavoratori a tempo determinato e precari che sono stati “consapevolmente sottopagati” da Google, parlando di “sfruttamento deliberato” da parte della società.