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Home » Economia

Le Rete elettrica entra nel sociale

Immagine di copertina
Giuseppina Di Foggia, a.d. di Terna e presidente onorario della Fondazione Terna, e Igor De Biasio, presidente di Terna e della Fondazione

Contrasto alla povertà, riduzione della CO2, progetti di educazione energetica. Nasce la Fondazione Terna. Obiettivo: favorire una transizione equa e inclusiva

Lotta alle disuguaglianze, istruzione e pari opportunità nel mondo del lavoro. In una società sempre più dominata dai contrasti sociali, anche le grandi aziende del Paese sono chiamate a dare il loro contributo per favorire una maggiore coesione. Una mission che Terna, il gestore della rete elettrica di trasmissione nazionale, ha ben chiara, come dimostra la presentazione dei progetti della nuova Fondazione Terna, costituita con l’obiettivo di valorizzare la dimensione di responsabilità sociale del Gruppo, per favorire una maggiore inclusione attraverso un accesso diffuso al mondo dell’energia in termini di conoscenza, consapevolezza e opportunità di lavoro. 

Linee guida
La transizione energetica, fondamentale per lo sviluppo e l’ammodernamento di un grande Paese come l’Italia, non può che essere equa e inclusiva, la cosiddetta “Just Transition”. In quest’ottica, la Fondazione Terna ha avviato le proprie attività su tre principali aree di intervento, tutte riconducibili a un obiettivo generale di inclusione sociale: la diffusione di una cultura energetica, promuovendone l’alfabetizzazione anche attraverso iniziative educative che coinvolgano le generazioni più giovani; il contrasto alla povertà energetica; la definizione di programmi che favoriscano l’accesso al mercato del lavoro e a nuove opportunità professionali nel settore dell’energia. 

Con un’analisi preliminare del contesto sociale italiano, la Fondazione ha individuato gli ambiti in cui focalizzare le proprie iniziative, agendo su tre dimensioni della povertà: assoluta, educativa ed energetica. Tra i beneficiari della Fondazione, minori, persone a rischio di esclusione sociale o in condizioni di conclamata fragilità, con l’obiettivo di avviare progetti che possano produrre interventi utili per raggiungere risultati concreti e duraturi nel tempo. 

«Nel 2024, in occasione della presentazione del Piano Industriale alla comunità finanziaria, avevamo dichiarato il nostro impegno nei confronti del Paese per un futuro più sostenibile. La Fondazione Terna, con i suoi progetti, conferma e valorizza il nostro approccio socialmente responsabile. Abbiamo individuato una strada da percorrere per sostenere gli individui e le loro famiglie in questa fase di cambiamento e nuove opportunità. La Fondazione Terna vuole favorire la crescita professionale e materiale, attraverso la diffusione della cultura energetica», ha dichiarato Giuseppina Di Foggia, amministratore delegato e direttore generale di Terna, e presidente onorario della Fondazione. 

«La Fondazione Terna che oggi presentiamo è la testimonianza di un nostro convincimento: la transizione energetica non può e non deve essere solo una sfida tecnologica, ma anche una sfida sociale. Per questo motivo abbiamo scelto di adottare progetti in grado di produrre impatti tangibili e misurabili, facendo leva sulle nostre professionalità e sull’esperienza dei partner che ci affiancheranno nella realizzazione degli interventi», ha affermato Igor De Biasio, presidente di Terna e della Fondazione. 

Per la realizzazione di queste iniziative la Fondazione ha avviato alcune partnership con organizzazioni che da tempo operano su questi temi. 

La nascita della Fondazione Terna ha visto, sin dai primi passi, la forte partecipazione dell’intero Gruppo. Alla struttura della governance, che vede Igor De Biasio e Giuseppina Di Foggia, rispettivamente in qualità di presidente e presidente onorario, si affiancano il direttore generale della Fondazione, Francesco Salerni, e il Comitato Scientifico, composto da tre eccellenze italiane: Padre Paolo Benanti, francescano del Terzo Ordine Regolare, professore e teologo, si occupa di etica, bioetica ed etica delle tecnologie; Simona Onori, professoressa associata di Scienza e ingegneria energetica presso l’Università di Stanford e direttrice dello Stanford Energy Control Lab; Donatella Sciuto, rettrice del Politecnico di Milano. 

Partnership
Tra i progetti avviati per il 2025 dalla Fondazione Terna, ricordiamo la partnership con il Giffoni Innovation Hub (GHI), uno spin off del dipartimento d’innovazione del Giffoni Film Festival, la nota iniziativa culturale dedicata al cinema per ragazzi (ora Giffoni Experience). Il GHI collega aziende, startup e talenti per realizzare progetti innovativi in grado di generare un impatto positivo e duraturo per le giovani generazioni. 

La Fondazione Terna ha attivato una collaborazione con la Business Unit Formazione, la cui mission è sviluppare progetti ad alto impatto sociale all’interno delle scuole italiane. L’iniziativa prevede, per il target 6-13 anni, l’ideazione e lo sviluppo di contenuti educativi in materia di energia e i relativi strumenti formativi, che saranno integrati nell’offerta didattica dell’anno scolastico 2025-2026. 

Tra gli altri progetti, ricordiamo il “CERs-Comunità Energetiche Rinnovabili solidali” in Sardegna – in collaborazione con Fratello Sole, Impresa Sociale costituita da un team multidisciplinare proveniente dal mondo profit e non profit – che realizza interventi energetici sugli edifici e Comunità Energetiche Rinnovabili solidali (CERs), grazie alla collaborazione con i principali attori nazionali ed europei, istituzionali, della ricerca, finanziari e tecnici. La Fondazione sta valutando la realizzazione di tre CERs nel sud della Sardegna. Una CER è un insieme giuridicamente costituito di cittadini, piccole e medie imprese, enti territoriali e autorità locali, che condividono l’energia elettrica rinnovabile prodotta da impianti nella disponibilità di uno o più soggetti associatisi alla comunità. 

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E ancora la partnership con Fody Fabrics, startup innovativa a vocazione sociale con sede a Pistoia. La Fondazione Terna con questa collaborazione si focalizza sulle giacenze presenti sul territorio di capi nuovi quali ad esempio giacconi in goretex che, essendo DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) hanno una scadenza e non possono quindi più essere utilizzati dal personale operativo di Terna. Fody Fabrics tratterà questi materiali per “debrandizzarli” rendendoli anonimi, pronti per essere donati a persone in povertà assoluta. 

Infine, il progetto “Fondazione a impatto ridotto”, finalizzato al calcolo delle emissioni di CO2 di tutte le attività della Fondazione e alla loro successiva compensazione attraverso l’acquisto di crediti di carbonio certificati. L’attività prevede la consuntivazione a fine anno delle emissioni dirette e indirette del sito web della Fondazione, dell’evento di presentazione della stessa e di tutte le attività che comportano emissioni di anidride carbonica in atmosfera. 

La Fondazione Terna ha scelto di acquistare crediti di carbonio per il finanziamento dell’azione climatica in Mozambico. In particolare, è stato scelto il progetto di produzione in loco e vendita di stufe ad alta efficienza energetica nella provincia di Inhambane, per ridurre la deforestazione locale derivante dall’utilizzo di carbone di legna. Anche così il contrasto alle diseguaglianze e l’impegno per la coesione sociale si fa più concreto.

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