Fmi: “Si può considerare una tassa sugli extra-profitti alle società energetiche”
L’Fmi torna sulla questione degli extra-profitti delle società dell’energia. Una tassa permanente “può essere considerata, se adeguati strumenti fiscali non sono già in atto”, afferma il Fondo monetario internazionale, sottolineando che il sistema fiscale “deve essere chiaro e prevedibile”. La tassa sugli extra-profitti “potrebbe infatti aiutare ad aumentare le entrate senza ridurre gli investimenti o aumentare l’inflazione”.
“La tassazione degli extraprofitti, i ristori, il sostegno alle famiglie per il pagamento delle bollette, il salario minimo, sono tutte iniziative che stanno dentro al programma, ma che non abbiamo saputo comunicare e far vivere. Poi è chiaro che c’è un problema legato al passato: se stai al governo 10 anni degli ultimi 16 e ti presenti dicendo di volere il salario minimo, il primo che si alza e dice: ‘Non potevate farlo in questi 10 anni?’ non ha tutti i torti e pone una questione di credibilità”, aveva detto pochi giorni fa Gianni Cuperlo a TPI a margine della direzione nazionale del Pd.