Fitch ha confermato il rating BBB dell’Italia con outlook negativo: “Sul Paese pesano il debito pubblico e l’incertezza politica”
La crisi alimenta la preoccupazione dei mercati finanziari
Fitch ha confermato il rating BBB dell’Italia con outlook negativo
C’era attesa per il giudizio sull’Italia dell’agenzia di rating Fitch, nelle ore dello scontro Lega-M5S e della crisi politica della maggioranza che sostiene il governo Conte, una situazione che preoccupa molto i mercati finanziari. Oggi, venerdì 9 agosto, lo spread Btp/Bund ha subito un rilevante rialzo, la Borsa ha perso terreno, poi in serata Fitch ha confermato il rating per il paese.
In particolare Fitch in una nota ha confermato il rating BBB dell’Italia con outlook negativo. L’outlook negativo dell’Italia, fa sapere l’agenzia, riflette “l’alto livello del debito pubblico”, una crescita debole e “la crescente incertezza” legata all’attuale dinamica politica, afferma Fitch.
Fitch: “Il prossimo governo non si allontani dalle regole Ue”
Fitch, ancora, prevede per l’Italia un Pil in crescita quest’anno dello 0,1 per cento, in rallentamento rispetto al +0,9 per cento del 2018. L’agenzia stima inoltre per il 2020 una crescita dello 0,5 per cento. Per il 2021 è atteso invece un Prodotto interno lordo in aumento dello 0,4 per cento. Sul fronte del debito pubblico, infine Fitch prevede che salga al 134,7 per cento del Pil nel 2021 dal 132,2 per cento del 2018.
Se in Italia “dovessero esserci elezioni anticipate – viene spiegato – ci sono potenziali vantaggi moderati per la sostenibilità del debito nel medio termine nel caso in cui il nuovo governo sia più stabile e abbia un orizzonte più lungo” sul fronte del bilancio e porti avanti “politiche a sostegno della crescita. Al contrario ci sono rischi al ribasso se il futuro governo dovesse optare per un disimpegno dalle regole di bilancio della Ue e se si assumesse rischi sul fronte della stabilità dei mercati finanziari”.
La giornata
Nella mattinata di oggi il differenziale tra rendimento di Btp e Bund tedesco era in forte rialzo. Lo spread è risultato in netto aumento fin dai primi scambi e si è impennato a 232 punti base con il rendimento del decennale al 2,731 per cento. Lo spread ha chiuso a 240 punti.
Per quanto riguarda invece Piazza Affari, la flessione è stata dell’1,61 per cento, con banche in difficoltà e il Ftse Mib che perde il 2 per cento a 20.426 punti.
Il mercato aveva guardato al giudizio di Fitch sul rating italiano con pessimismo. Gli analisti a poche ore dal giudizio dell’agenzia avevano previsto un downgrade.
Fitch è un’agenzia di rating più piccola rispetto alle note Moody’s e Standard&Poor’s, ma il suo giudizio è comunque considerato rilevante per valutare l’affidabilità di un Paese. All’Italia viene riservata una particolare attenzione per l’elevato debito pubblico accumulato negli ultimi decenni. Senza una rigorosa politica fiscale attenta alla tenuta dei conti pubblici aumenta il rischio legato all’acquisto dei titoli di Stato. (Qui cosa sono le agenzie di rating e cosa fanno)
Il giudizio di Fitch viene comunque tenuto in gran considerazione dagli investitori internazionali che, in base a quel voto, decidono se conservare nei loro portafogli i titoli di Stato italiani, se acquistarli o venderli, facendo di conseguenza aumentare o calare il rendimento e lo spread con i tedeschi Bund: un downgrade avrebbe inevitabilmente un effetto su spread e Borsa.
Ovviamente anche l’incertezza politica di queste ore e gli scenari politici incerti non aiutano a limitare le tensioni sui mercati. Ieri sera il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini ha rotto l’alleanza di governo chiedendo le elezioni e lanciando la sua corsa a premier. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha risposto ribadendo l’intenzione di portare la crisi politica in Parlamento. “Farò in modo che sia la più trasparente della storia della vita repubblicana”, ha dichiarato.
“Non spetta a Salvini convocare le Camere”, ha sottolineato ancora Conte ricordando che ora spetta al ministro “spiegare al Paese le ragioni che lo portano a interrompono bruscamente” l’azione di governo.