Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 11:34
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Economia

Fine Superbonus 110%, accordo sulla sanatoria: gli aiuti saranno limitati ai redditi più bassi

Immagine di copertina

Un contributo ai redditi bassi e una sanatoria per chi non ha finito i lavori. A questo si riduce l’intervento sul Superbonus che nelle scorse settimane ha spaccato la maggioranza. Alla fine Forza Italia non è riuscita a ottenere una proroga della maxi-agevolazione al 110%, che termina il 31 dicembre.

Troppo costosa secondo il ministero dell’Economia guidato da Giancarlo Giorgetti. Lo stesso vale per la soluzione di compromesso di uno Stato di avanzamento straordinario (Sal), che avrebbe permesso di certificare tutti i lavori fatti nel corso dell’anno, garantendo per quelle spese la detrazione al 110%.

Il nuovo decreto si limiterà invece ad aiutare i cittadini con i redditi più bassi che non hanno finito i lavori prima del passaggio del bonus dal 110 al 70%. Per chi ha un Isee fino a 15 mila euro, e ha eseguito almeno il 60% dei lavori al 31 dicembre di quest’anno, il decreto prevede l’istituzione di un Fondo povertà che coprirà le spese effettuate dal primo gennaio al 31 ottobre 2024, non più coperte dall’agevolazione al 110%. In questo modo le fasce meno abbienti non dovranno farsi carico della differenza. Prevista inoltre una sanatoria per evitare la restituzione delle detrazioni a chi non ha terminato i lavori entro il 31 dicembre.

Da gennaio la misura che consentiva ai contribuenti di finanziare i lavori di ristrutturazione per rendere gli edifici ecocompatibili tramite una detrazione fino al 110% del costo subirà un nuovo ridimensionamento. Per i condomini la detrazione sulle spese per i lavori che migliorano di due classi l’efficienza energetica scenderà infatti dal 110 al 70%.

Per chi ha avviato i lavori nel corso del 2022 rimarrà la possibilità di cedere il credito o avere lo sconto in fattura, ma per coprire i costi dell’intervento i condomini dovranno versare una differenza di almeno il 30% o concordare con l’impresa una riduzione dei lavori.

Ti potrebbe interessare
Lavoro / King Kong Work: il tuo alleato per l’abbigliamento da lavoro personalizzato
Economia / Network marketing: cos’è e come si è evoluto, dalla fine dell’Ottocento ai giorni nostri
Economia / Il curioso caso della Balocco: il pandoro affonda Ferragni, l’azienda raddoppia gli utili
Ti potrebbe interessare
Lavoro / King Kong Work: il tuo alleato per l’abbigliamento da lavoro personalizzato
Economia / Network marketing: cos’è e come si è evoluto, dalla fine dell’Ottocento ai giorni nostri
Economia / Il curioso caso della Balocco: il pandoro affonda Ferragni, l’azienda raddoppia gli utili
Economia / “Il problema dell’Italia sono le disuguaglianze”: intervista a Giuseppe Guzzetti, il banchiere del bene comune
Economia / Banca Ifis e SACE siglano un doppio accordo per sostenere l’export italiano e la transizione sostenibile
Economia / Banca Ifis lancia la nuova campagna pubblicitaria “Siamo il credito per la tua azienda”
Economia / Mario Bellomare: Il genio dietro il successo nel trading
Economia / Tesla, gli azionisti approvano un compenso da 45 miliardi di dollari per Elon Musk
Economia / Stellantis, stop alla gigafactory di Termoli: il progetto è sospeso almeno fino a fine anno
Economia / Ferretti, primo varo nel nuovo cantiere di Ravenna