FCA presenta una proposta di fusione con Renault: cosa succede nel gruppo automobilistico italoamericano
Fca fusione Renault | FCA, la società Fiat Chrysler Automobiles, lunedì 27 maggio ha ufficialmente presentato al gruppo francese Renault un proposta non vincolante di fusione “per creare uno dei principali gruppi automobilistici al mondo”. Dopo le indiscrezioni diffuse domenica 26 maggio dal Wall Street Journal e dal Financial Times, la notizia è stata confermata con una nota pubblicata dall’azienda che ha sottolineato come, dopo gli “iniziali dialoghi operativi tra le due società per identificare prodotti e ambiti geografici in cui si potrebbe collaborare”, l’eventuale fusione riguarderebbe in particolare “lo sviluppo e la commercializzazione di nuove tecnologie”.
La società derivante dalla fusione delle due aziende automobilistiche, secondo le direttive del Lingotto, sarebbe detenuta per il 50 per cento dagli azionisti di FCA e per il 50 per cento da quelli della Renault con una una struttura di governance paritetica e una maggioranza di consiglieri indipendenti.
Il consiglio di amministrazione della casa automobilistica francese ha reso noto che esaminerà in giornata la proposta di accordo. “Una comunicazione sarà fornita al momento opportuno”, si legge nel comunicato ufficiale del Cda, mentre il portavoce del governo francese Sibeth Ndiaye ha fatto trapelare un atteggiamento “favorevole” verso le nozze che promuoverebbero “la sovranità economica” dell’Europa dove “abbiamo bisogno di giganti”.
Fca fusione Renault | Cosa succede Con la fusione tra Fca e il gruppo Renault nascerebbe il terzo costruttore automobilistico al mondo, con una vendita di 8,7 milioni di auto all’anno, alle spalle dei gruppi Volkswagen e Toyota. E se l’alleanza venisse in seguito estesa a Nissan-Mitsubishi, attualmente al quinto posto della classifica mondiale, il nuovo gruppo balzerebbe al primo posto con 15,6 milioni di vetture vendute, in netto distacco dall’azienda di Wolfsburg e dalla casa giapponese.
“Su una semplice base aggregata, sulla base dei risultati 2018, i ricavi della Società risultante dalla fusione sarebbero quasi €170 miliardi con un utile operativo di oltre €10 miliardi e un utile netto di oltre €8 miliardi”, si legge nella nota diffusa da FCA. La società sarebbe quotata a Milano, Parigi e New York.
La casa italoamericana guidata da Mike Manley, l’amministrazione delegato che ha preso il testimone lasciato da Sergio Marchionne, ha inoltre specificato che non sarà chiuso alcun stabilimento e che “i benefici dell’operazione proposta deriverebbero da investimenti più efficienti in termini di utilizzo del capitale in piattaforme globali dei veicoli, in architetture, in sistemi di propulsione e in tecnologie”.
Fca fusione Renault | L’attesa della casa giapponese Nissan. La casa automobilistica giapponese Nissan, dopo l’arresto dell’ex presidente dell’alleanza, Carlos Ghosn, avvenuto lo scorso novembre per illeciti
finanziari, mira a riequilibrare la propria partnership con Renault, proprietaria del 43 per cento del costruttore nipponico, mentre quest’ultimo possiede appena il 15 per cento della casa francese ma senza diritti di voto.
Nel 2018 Nissan ha venduto 5,65 milioni di vetture, contro i 3,88 milioni di Renault, ma la redditività è in calo e ha registrato per a prima volta in dieci anni una flessione dell’utile operativo. Il titolo Nissan a Tokyo ha chiuso con un rialzo dello 0,97 per cento, mentre la Mitsubishi Motors ha fatto segnare un progresso dello 0,21 per cento.
Fca fusione Renault | Le prime reazioni dei mercati. La notizia della fusione è subito portato alla reazione dei mercati. A Piazza Affari, Fca è salito al +17 per cento a 13,44 euro, mentre la controllante Exor avanza del 10 per centi a 62,32 euro. A Parigi Renault ha aperto a +16 per cento.