Altro che “cura Draghi”: tra bollette, carburanti e spesa ogni famiglia spenderà fino a 3mila euro in più all’anno
Nonostante un anno e mezzo di "cura" del "Governo dei migliori", l'inflazione galoppa tornando ai livelli del 1986
Secondo le stime preliminari dell’Istat, a giugno l’inflazione in Italia ha raggiunto un livello dell’8 per cento. Un dato così alto non si registrava dal gennaio 1986 (quando crebbe dell’8,2 per cento). L’aumento dei prezzi al consumo è cresciuto non solo rispetto al 2021, dunque su base annua, ma anche su base mensile, da maggio a giugno 2022. E interessa tutti i beni comunemente utilizzati dai cittadini. Nonostante un anno e mezzo di “cura” del “Governo dei migliori”, l’inflazione galoppa. Secondo l’Osservatorio nazionale Federconsumatori (Onf), ogni famiglia spenderà – tra bollette, carburante, spesa al supermercato e vacanze estive – dai 2.384 euro ai 3.192 euro in più all’anno, a seconda del numero di figli.
Una cifra enorme, soprattutto per i nuclei familiari che versano in condizioni di disagio e che già hanno iniziato a cambiare le proprie abitudini pur di risparmiare. Nonostante gli interventi del governo per contenere il caro-energia, gli italiani sborseranno nel 2022 circa 645 euro in più a famiglia per le forniture di luce e gas, secondo quanto rilevato dal Codacons. A causa dei rincari sui carburanti, si stima che un nucleo familiare spenderà rispetto all’anno scorso in media 540 euro in più in caso di auto a benzina e 658 euro in più in caso di auto diesel. Quanto alla spesa al supermercato, per misurare l’ammontare della stangata Altroconsumo ha condotto un’indagine su alcuni prodotti alimentari (tabella a destra). Il rialzo maggiore è stato registrato sul prezzo dell’olio di semi di girasole, uno dei beni alimentari che è direttamente legato al conflitto tra Russia e Ucraina: tra marzo 2022 e aprile 2022 è salito del 36 per cento. In un anno, dell’85 per cento.
A fronte di questi rincari, l’Onf ha già registrato molti cambiamenti nelle abitudini alimentari degli italiani: il consumo di carne e pesce, ad esempio, è diminuito del 16 per cento sull’onda di incrementi di prezzo, che a loro volta derivano dagli aumenti dei costi per gli allevamenti e per i carburanti dei pescherecci.
Anche la siccità grava sul rialzo dei prezzi nei supermercati. Coldiretti ha segnalato che solo per la frutta fresca una famiglia di quattro persone spenderà circa 68 euro in più all’anno e 115 euro in più all’anno per la verdura di stagione. In agricoltura, infatti, si registrano aumenti dei costi pari al 170 per cento in più sui concimi, al 90 per cento in più sui mangimi e al 129 per cento in più sul gasolio. L’11 per cento delle aziende agricole sono state costrette a cessare l’attività, mentre il 30 per cento continua a lavorare nonostante il reddito negativo.
Le vacane estive 2022 saranno le più care degli ultimi cinquant’anni (dati in basso): lo ha calcolato il Codacons dopo aver analizzato gli ultimi indicatori dell’Istat, che registrano rincari fino a tre cifre per il comparto turistico. A cominiciare dal prezzo del carburante per chi sceglierà di viaggiare in auto: un litro di benzina costa fino 2.049 euro, il 27,7 per cento in più rispetto allo scorso anno; il gasolio, che oggi ha quasi lo stesso prezzo della benzina, è aumentato del 37 per cento. In media, dunque, per un pieno si spenderanno circa 23 euro in più per le auto a benzina e 27 euro in più per le auto diesel. Ma anche per chi lascerà l’auto in garage, i costi saranno altissimi. Le tariffe dei voli europei sono aumentate rispetto al 2021 del 127,6 per cento; quelle dei voli internazionali del 124 per cento; quelle dei voli nazionali del 33,3 per cento. E quelle dei traghetti del 22,7 per cento. Così come sono lievitati i prezzi sui listini degli alberghi e dei pacchetti vacanze. Per una famiglia di quattro persone, sette notti in albergo in una località balneare costeranno 550 euro in più rispetto al 2021.