El Salvador diventa il primo Paese al mondo a legalizzare il Bitcoin
Il 09/06/2021 un tweet del presidente di El Salvador, Nayib Bukele, ha annunciato quella che potrebbe essere una rivoluzione di portata storica, non solo per il suo Paese, ma per il mondo intero. Stiamo parlando dell’introduzione del Bitcoin come valuta legale del piccolo stato centroamericano attraverso una legge approvata dal parlamento, la cosiddetta Ley Bitcoin.
La notizia ha creato un grande clamore mediatico in tutto il mondo e non solo tra gli appassionati di criptovalute e tra gli investitori. L’introduzione del Bitcoin come moneta a corso legale potrebbe avere importanti ripercussioni sull’economia locale, ma anche sulla geopolitica della regione centroamericana, storicamente legata a doppio filo con gli Stati Uniti.
Non solo, la legalizzazione del Bitcoin crea un precedente che sancisce in modo ufficiale che la celebre criptovaluta può essere realmente uno strumento di pagamento alternativo alle valute tradizionali, decentralizzato e fuori dal controllo delle banche centrali.
Le criptovalute sono sempre state considerate più che altro un modo per diversificare gli investimenti nel proprio portafoglio. Oggi gli investitori le utilizzano per ottenere dei rendimenti molto superiori rispetto alle azioni e ad altri strumenti finanziari, ma è bene ricordare che, a causa dell’elevato rischio dovuto alla forte volatilità, l’esempio di portafoglio equilibrato considera le criptovalute solo per una quota ridotta del capitale.
In ogni caso, il Bitcoin e le altre valute digitali sono ormai uno strumento di investimento universalmente riconosciuto. Diverso è il discorso per i pagamenti della vita quotidiana, che sono sempre stati visti con una certa diffidenza, sebbene già da anni sia possibile fare acquisti in Bitcoin, anche in Italia. La legalizzazione di El Salvador costituisce quindi un passo importante in questa direzione e potrebbe essere seguito presto da altri Paesi.
L’introduzione del Bitcoin in modo ufficiale nell’economia del Paese centroamericano è sicuramente un fatto di rilievo, ma il processo che porterà all’effettivo utilizzo della valuta per i suoi cittadini è ancora lungo.
Sebbene il decreto 57/2021 abbia ufficializzato l’uso del Bitcoin quale moneta a corso legale, leggendo bene il testo si evince che al momento si tratta più che altro di una dichiarazione d’intenti. Prima che si possa realmente pagare in Bitcoin a El Salvador dovranno essere emanati i regolamenti di attuazione e, soprattutto, dovrà essere creato un exchange di stato che sarà deputato a garantire l’immediata convertibilità della criptovaluta per i cittadini salvadoregni. Al momento non sono state rilasciate dal Paese le eventuali tempistiche per portare a termine l’iter di legalizzazione del Bitcoin.
Dopo l’annuncio dell’introduzione del Bitcoin come valuta a a corso legale, molti si sono chiesti quali sono gli obiettivi del governo di El Salvador. Per comprenderlo occorre analizzare quella che è la situazione del Paese dal punto di vista monetario: nella Repubblica di El Salvador la moneta locale è il Colon, ma non viene emessa perché a partire dal 2001 la moneta utilizzata per gli scambi è il dollaro, con il quale è stato fissato un cambio fisso di 8,75 Colon.
Con l’introduzione del Bitcoin, nel piccolo stato centroamericano si avrà così la coesistenza di diverse valute:
- il dollaro, che rimane la valuta a corso legale del Paese;
- il Colon, che ha valore solo nominale;
- il Bitcoin, che sarà una valuta alternativa accettata in modo generalizzato.
La scelta di El Salvador di legalizzare il Bitcoin deriva dall’esigenza di agevolare le rimesse dall’estero dei suoi cittadini, in particolare dagli Stati Uniti. Si tratta di circa quattro miliardi di dollari all’anno, che rappresentano circa il 17% del PIL del Paese.
E’ da tenere presente anche che circa il 70% dei cittadini non hanno attualmente accesso ai servizi finanziari e quindi l’introduzione delle criptovalute può essere un volano per lo sviluppo dell’economia nazionale.
Da quello che si è potuto capire finora, a El Salvador ogni operatore economico sarà costretto ad accettare il Bitcoin e i prezzi potranno essere espressi in Bitcoin, oltre che in dollari.
Si potranno anche pagare le tasse in Bitcoin e la fiscalità sarà particolarmente favorevole per gli investimenti nelle criptovalute, dato che i guadagni provenienti dall’exchange di stato non saranno soggetti ad alcuna tassazione. El Salvador non sarà solo la patria del Bitcoin, ma potrebbe presto diventare anche un paradiso fiscale per gli investitori.