Economia sostenibile: quali sono i requisiti e perché è così importante
Il tema della tutela ambientale così come della sostenibilità si fa sempre più presente in ogni ambito, grazie alla maggiore sensibilizzazione che negli ultimi anni è stata portata avanti dalle diverse associazioni. Parlare di ecologia senza però entrare nel merito dell’economia sostenibile non è possibile, in quanto l’economia e l’industria sono gli elementi che più di tutti contribuiscono al degrado ambientale. Proprio per questo sempre più aziende stanno prendendo consapevolezza del proprio impatto sul Pianeta e stanno adottando importanti cambiamenti così da realizzare un cambio di rotta. A dare il buon esempio sono state in primis le grandi aziende, tra le quali troviamo Procter&Gamble, che già da tempo ha coinvolto i propri marchi per attuare un vero e proprio cambiamento verso un’economia più sostenibile. Oltre agli obiettivi di sviluppo sostenibile da attuare entro il 2030, P&G si è recentemente posta l’obiettivo di azzerare le emissioni nette di gas serra in tutte le attività produttive e nella catena di fornitura entro il 2040.
Questo dimostra quando la produzione industriale, il mercato dei beni di consumo e il mercato del lavoro siano fondamentali per contribuire alla salvaguardia dell’ambiente.
Cos’è l’economia sostenibile
Iniziamo facendo chiarezza su uno dei termini chiave, ovvero economia sostenibile. Con questa espressione si intende un tipo di economia che prevede un focus su tre aspetti: quello ambientale, quello sociale e quello economico. Un’economia sostenibile dovrebbe, dal punto di vista ambientale, prevedere che le future generazioni possano disporre delle stesse risorse delle generazioni precedenti. Al tempo stesso deve agire sul sociale, eliminando quindi le disparità tra gli individui e permettendo a tutti i cittadini di vivere una vita dignitosa, e sul piano strettamente economico, ovvero aumentando il PIL.
Affinché si possa applicare l’economia sostenibile è necessario effettuare una riorganizzazione culturale, politica e scientifica. I sistemi finanziari dovranno poi subordinarsi alle capacità rigenerative del nostro ecosistema, utilizzando solo le energie che la Terra è in grado di ripristinare in uno specifico arco di tempo
Approfondiamo quindi i concetti appena citati partendo dal tema sicuramente più caldo, ovvero quello dell’ambiente.
Sostenibilità ambientale
Per sostenibilità ambientale si intende la condizione di uno sviluppo in grado di soddisfare i bisogni della presente generazione ma senza compromettere le possibilità delle future generazioni. Il primo programma internazionale che abbia posto l’attenzione sullo sviluppo sostenibile è stata l’Agenda 21, che venne adottata dalla Conferenza Onu su Ambiente e Sviluppo tenutasi nel 1992 a Rio de Janeiro. L’Agenda 2030, oggi, comprende 17 obiettivi (Sustainable Development Goals, SDG), e amplia il piano di intervento in diverse azioni e target così da migliorare la condizione della popolazione mondiale e salvaguardare l’ecosistema. Questi sono
- l’adozione di nuove e migliori tecnologie;
- conservazione e tutela del territorio e della biodiversità;
- promozione delle fonti di energia rinnovabile e impiego efficiente delle risorse;
- riciclo e migliore gestione dei rifiuti;
- promozione della mobilità sostenibile;
- sviluppo di tecnologie innovative per l’ambiente.
Inoltre, sono presenti tre maggiori target che fissano degli obiettivi precisi di sostenibilità:
- Obiettivo 13: misure di lotta al cambiamento climatico;
- Obiettivo 14: conservazione di oceani e mari e cura delle risorse marine;
- Obiettivo 15: uso sostenibile dell’ecosistema terrestre.
Sostenibilità sociale
Secondo l’Agenda 2030 il goal finale è quello di “combattere le disuguaglianze e le discriminazioni crescenti, promuovere la prosperità, la sostenibilità, la responsabilità ambientale, l’inclusione sociale, l’uguaglianza di genere e il rispetto per i diritti umani, garantendo la coesione economica, sociale e territoriale e rafforzando la pace e la sicurezza”. Questo ci indica che non è possibile applicare una sostenibilità ambientale che non vada di pari passo con quella sociale. Garantire le condizioni di lavoro dignitose, l’uguaglianza di genere, una retribuzione equa e l’eradicazione della discriminazione e della povertà sono le priorità da applicare per favorire una crescita economica che si basi sulla diffusione dell’adeguamente dell’educazione.
Economia circolare
Passiamo ora al terzo punto dello sviluppo sostenibile, ovvero l’aspetto economico, approfondendo il grande tema dell’ economia circolare. All’interno del concetto di circolarità l’economia e l’ambiente sono strettamente legati, poiché l’unico modo per garantire alle future generazioni le stesse possibilità di soddisfare i propri bisogni è quello di attuare un’economia del riuso. L’economia circolare prevede alla sua base una catena diversa da quella attuale, non lineare, in cui i beni di consumo non vengono unicamente prodotti, utilizzati e gettati via quando non sono più utili. In un’economia circolare la vita dei beni di consumo viene fin da subito progettata per durare più a lungo possibile. Anche una volta terminata la vita del prodotto i suoi componenti vengono comunque riutilizzati. Per meglio esplicitare questo concetto bisogna pensare che dal settore della produzione ci si sposterebbe verso quello della manutenzione del riciclo, in cui la gestione e la differenziazione dei rifiuti giocherebbe un ruolo fondamentale.