Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:22
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Economia

La digitalizzazione delle imprese come “chiave d’accesso” per i mercati globali

In tempi di pandemia l’internazionalizzazione delle imprese sta registrando due nuovi e importanti trend. Mai come nell’ultimo anno, infatti, le aziende hanno dovuto modificare radicalmente le loro abitudini e spostare molte delle loro operatività dal mondo reale a quello digitale.

“Le imprese proprio in ragione delle pesanti limitazioni di movimento per persone e cose causa Covid-19 – spiega l’avvocato Eugenio Bettella dello studio legale Rödl & Partner – hanno dovuto accelerare il processo di digitalizzazione per dare continuità e sviluppare il loro business, attraverso il digital marketing, l’e-commerce e l’after-sale. Tutti strumenti che consentono alle attività di rimanere nel mercato e di acquisirne nuove quote”.

Secondo l’osservatorio di Unioncamere, durante il periodo pandemico, quasi un’impresa italiana su tre si è equipaggiata tecnologicamente per la vendita e i pagamenti online.

“Il trend della digitalizzazione – commenta l’avvocato Bettella – è proprio la ‘chiave d’accesso’ al nuovo modello d’impresa e alla sua internazionalizzazione, con conseguente riduzione dei tempi di comunicazione con la filiera produttiva e il cliente finale, nonché diminuzione dei costi di avviamento. Inoltre, è uno strumento irrinunciabile per le imprese del Made in Italy per inserirsi stabilmente e con successo nei mercati stranieri e nel nuovo mercato globale”.

La seconda tendenza che negli ultimi mesi Rödl & Partner ha intercettato riguarda l’importante azione da parte di operatori internazionali interessati ad acquistare know-how e impiantistica di matrice straniera.

“Questo trend – conclude l’avvocato Bettella di Rödl & Partner – si sta inserendo nel contesto di politiche governative di molti Paesi che, per effetto della pandemia, hanno compreso la necessità di rafforzare il proprio tessuto industriale al fine di generare ricaduta occupazionale, autosufficienza produttiva nei settori strategici e, non ultima, competitività internazionale. Questo processo avviene mediante l’importazione di know-how e di macchinari e in questo l’Italia è considerata un’eccellenza da tutti gli operatori che intendono dotarsi di nuovi strumenti industriali per dare sviluppo alla propria attività. E l’Africa, i paesi del Golfo, la Russia e le ex repubbliche sovietiche sono proprio tra i maggiori mercati che guardano all’Italia sotto questa prospettiva”.

Ti potrebbe interessare
Economia / La rivoluzione mancata dell’IA e la prossima crisi finanziaria Usa
Economia / Non scommettiamo contro il dollaro
Economia / Dazi amari: perché la Trumpnomics rischia di scatenare una guerra commerciale e di impoverire gli americani
Ti potrebbe interessare
Economia / La rivoluzione mancata dell’IA e la prossima crisi finanziaria Usa
Economia / Non scommettiamo contro il dollaro
Economia / Dazi amari: perché la Trumpnomics rischia di scatenare una guerra commerciale e di impoverire gli americani
Economia / Ryanair rimborserà i consumatori per i costi extra del check-in
Economia / Record di Bitcoin: supera gli 87mila dollari grazie alla vittoria di Donald Trump
Economia / Trenitalia e FFS rinnovano la collaborazione per i collegamenti tra Italia e Svizzera
Economia / Msc, partono da Bari le crociere invernali verso il Mediterraneo Orientale
Economia / Ministero dell'Economia e Lufthansa litigano sul prezzo: la vendita di Ita rischia di saltare
Economia / Connessioni che contano: sfruttare il social trading per la crescita finanziaria
Cultura / Banca Ifis, presentato lo studio “Economia della Bellezza 2024”: fatturato di 192mld da oltre 700 imprese italiane