Il consiglio dei ministri approva il decreto Ristori ter: aiuti per 2 miliardi
Nella notte di venerdì 20 novembre, il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge ristori ter che stanzia complessivamente circa 1,6 miliardi. Il Consiglio dei Ministri ha deciso un ulteriore scostamento di bilancio da sottoporre alle Camere per 8 miliardi di euro. Lo scostamento di bilancio verrà sottoposto al voto del Senato mercoledì 25 e al voto della Camera giovedì 26. In entrambe le Camere è necessaria l’autorizzazione con maggioranza assoluta dei suoi componenti.
Il testo che è entrato alle 22 alla seduta del Consiglio dei ministri prevede lo stanziamento di 1,45 miliardi per ristorare le imprese, 400 milioni per la “solidarietà alimentare” garantita sinora dai Comuni, 100 milioni “al fine di procedere all’acquisto e la distribuzione sul territorio nazionale dei farmaci per la cura dei pazienti con Covid-19”. I fondi movimentati dal decreto, quindi, si aggirano attorno ai 2 miliardi.
Con il nuovo scostamento da “8 miliardi in termini di indebitamento netto e di fabbisogno e di 5 miliardi per i saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato, in termini di competenza e in termini di cassa” il governo “intende adottare misure che, in continuità con quelle precedenti, consentiranno di estendere gli interventi previsti a favore degli operatori economici, per il sostegno dei settori produttivi e per il sostegno dei cittadini, anche attraverso un utilizzo adeguato della leva fiscale”.
Si va, inoltre, verso la proroga di scadenze fiscali di fine anno per 4,8 miliardi: è uno degli interventi che il governo dovrebbe finanziare con il prossimo decreto Ristori quater, che sarà varato dopo il via libera delle Camere alla richiesta di nuovo scostamento da 8 miliardi approvato questa notte dal Consiglio dei ministri. Il decreto Ristori quater dovrebbe essere approvato quindi la prossima settimana. Le risorse serviranno anche per altri misure anti-crisi Covid per il 2020.
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