Decreto rilancio: bonus baby sitter fino a 2mila euro, incentivi e reddito di emergenza. I nuovi aiuti del governo per famiglie e lavoratori
A causa della crisi economica dovuta all’emergenza Coronavirus sono tanti i lavoratori e le famiglie italiane in difficoltà, come anche le aziende. Ed è per questo che il governo è in procinto di varare un nuovo decreto, il Decreto Rilancio, attraverso il quale stanziare 55 miliardi destinati a incentivi, bonus e finanziamenti. Si tratta di una maxi-manovra di cui al momento circola solo una bozza, la quale però fornisce un’idea chiara delle intenzioni dell’esecutivo: tra le materie trattate, oltre a famiglia e lavoro, anche la salute, lo sport, la ripartenza delle imprese e i trasporti. Il pacchetto di strumenti comprende il bonus baby sitter, che vede un aumento dai 600 ai 1.200 euro poiché diventa un sostegno per tutti i servizi legati all’infanzia e che per i genitori che esercitano professioni sanitarie può arrivare fino a 2mila euro; la possibilità di lavorare in smartworking per tutti coloro che hanno figli a carico al di sotto dei 14 anni e hanno la possibilità di svolgere le proprie mansioni da casa; un bonus per i centri estivi diurni per tutti coloro che hanno figli con un’età compresa tra i 3 e i 14 anni e un bonus vacanze in Italia destinato alle famiglie con un reddito inferiore ai 35mila euro annui.
Bonus ulteriori o più corposi, fino a 500 euro, saranno poi destinati ai nuclei familiari numerosi: 300 euro per famiglie composte da due persone e 150 per i single che andranno in vacanza in Italia. Il Decreto Rilancio, infatti, pensa anche a degli incentivi per il turismo, stanziando 50 milioni di euro per tutte le attività che dovranno investire nella sanificazione delle aree comuni e per l’adeguamento degli spazi. In manovra anche la proposta di incentivare l’acquisto di biciclette con sconti fino al 70 per cento, il rimborso degli abbonamenti per i mezzi pubblici durante il periodo di quarantena e un fondo di emergenza per le filiere in crisi, con 1 miliardo stanziato per sostenere agricoltura e pesca. Nella bozza, inoltre, una proroga di altri 60 giorni dello stop ai licenziamenti già previsto dal Decreto Cura Italia e della Cassa Integrazione, che da 9 settimane passa a 12. Saranno potenziati anche strumenti come il reddito di cittadinanza e disposto un reddito di emergenza del valore dai 400 agli 800 euro. Supportata, in ultimo, anche l’editoria tramite l’innalzamento dal 30 al 50 per cento dell’importo massimo degli investimenti pubblicitari nel settore editoriale ammessi al credito d’imposta e previsto un contributo una tantum di 500 euro per gli edicolanti.
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