Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:57
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Economia

Esclusivo TPI: Così i big dell’alta moda scaricano i loro problemi di liquidità finanziaria sui fornitori

Immagine di copertina
Credit: Cheng Tingting/Xinhua

Da Prada a Elisabetta Franchi, sono diversi i grandi marchi che sospendono ordini e pagamenti o chiedono sconti al resto della filiera a causa dell'emergenza Coronavirus

Esclusivo TPI: Così i big dell’alta moda scaricano i loro problemi di liquidità finanziaria sui fornitori

Negozi chiusi, ordini cancellati e attività produttive interrotte: il settore della moda è uno dei più colpiti dall’emergenza Coronavirus, in Italia e non solo. In un mercato che vale globalmente circa 2.300 miliardi di euro, le aziende hanno visto saltare l’intero sistema produttivo, con ripercussioni importanti in diversi paesi. In Italia il mercato della moda vale 97 miliardi di euro, due terzi dei quali per le esportazioni, e secondo Carlo Capasa, presidente della Camera della moda italiana, con le aziende del settore chiuse il nostro paese rischia di perdere la sua preminenza in Europa. Ma mentre i grandi marchi sono più solidi e possono resistere all’ondata della crisi dovuta al lockdown, a farne le spese in modo maggiore sono soprattutto i loro fornitori del settore tessile, cui nelle ultime settimane sono state chieste condizioni economiche più gravose e agevolazioni nei pagamenti sulla base dell’emergenza, come TPI è in grado di documentare. In questo modo, i grandi marchi in sostanza “scaricano” i problemi di liquidità sul resto della filiera.

Il caso più eclatante, già reso noto sulle pagine del La Stampa – Cuneo e Il Fatto quotidiano, è quello di Miroglio, gruppo con un fatturato di 577 milioni di euro nel 2018, che alla fine di marzo ha inviato ai suoi fornitori una lettera in cui l’amministratore delegato Alberto Racca chiede una “piccola contribuzione economica”: uno sconto pari a una cifra tra il 3 e il 5 per cento del fatturato 2019. Parliamo di migliaia di euro di sconto chiesti soprattutto a fornitori del settore tessile di Prato, ma anche ad esempio della bergamasca, tra le zone maggiormente colpita dall’emergenza Covid-19.

“I nostri 910 negozi sono chiusi dal 9 marzo”, ha scritto Racca in una replica pubblicata sul Fatto quotidiano. “Stimiamo una perdita del fatturato di più di 100 milioni di euro per il 2020, senza contare i costi già sostenuti per la produzione dei capi per la stagione in corso”. E aggiunge: “Ai nostri fornitori strategici abbiamo chiesto di aiutarci a sostenere questo momento difficile con uno sconto su merce già ordinata e che non venderemo probabilmente mai”.

Il caso del gruppo Miroglio tuttavia non è stato l’unico. Richieste di agevolazioni in diverse forme ai fornitori sono arrivate anche da marchi come Prada ed Elisabetta Franchi, come dimostrano le lettere che TPI ha potuto leggere e che pubblica in esclusiva. Il gruppo Prada, ad esempio, con una lettera datata 10 marzo – il primo giorno in cui le misure di restrizione previste inizialmente per la Lombardia sono state estese a tutta Italia – ha comunicato ai suoi fornitori che “in deroga ad eventuali accordi o prassi in essere tra le parti, tutti i costi di realizzazione dei prototipi (…) nonché eventuali costi supplementari su ordini di campionario” saranno ad esclusivo carico dei fornitori stessi.

Il gruppo, contattato da TPI per un chiarimento, ha specificato che “la quasi totalità dei prototipi vengono realizzati internamente da Prada s.p.a.” e che “ad alcuni fornitori è stata inviata una comunicazione relativi ad alcuni sviluppi di campionario di prototipia relative a materie prime eccedenti rispetto ai costi ordinari di produzione”, ma che comunque “si tratta di situazioni molto marginali”.

Un’altra delle aziende che dopo l’emergenza ha inviato una comunicazione ai fornitori per limitare i danni è Betty Blue S.p.a., titolare del noto marchio Elisabetta Franchi, che nella lettera dispone “l’annullamento delle forniture non consegnate” e la “sospensione dei pagamenti relativi alle forniture già consegnate fino al termine del periodo dell’emergenza sanitaria”, oltre alla sospensione degli ordini non ancora evasi e di quelli del campionario.

Leggi anche: 1. “Censurano le morti e non rispondono da giorni”: così la RSA di Legnano si è trasformata in un lazzaretto / 2. Visite ai parenti, spostamenti e tempo libero: cosa potremo fare dal 4 maggio

3. Coronavirus, in arrivo il test per valutare gli effetti della quarantena sulla psiche 4. Coronavirus in Italia, ultime notizie. Fase 2: ipotesi esame orale di maturità nelle scuole. Lavoro: possibili turni anche nei weekend

TUTTE LE ULTIME NOTIZIE SUL CORONAVIRUS IN ITALIA E NEL MONDO
CORONAVIRUS ULTIME NOTIZIE: TUTTI I NUMERI
Ti potrebbe interessare
Cultura / Banca Ifis, presentato lo studio “Economia della Bellezza 2024”: fatturato di 192mld da oltre 700 imprese italiane
Cronaca / Lucia Aleotti del Gruppo Menarini nominata Cavaliere del Lavoro
Economia / Toulouse Team Invest, un alleato per l’internazionalizzazione del business
Ti potrebbe interessare
Cultura / Banca Ifis, presentato lo studio “Economia della Bellezza 2024”: fatturato di 192mld da oltre 700 imprese italiane
Cronaca / Lucia Aleotti del Gruppo Menarini nominata Cavaliere del Lavoro
Economia / Toulouse Team Invest, un alleato per l’internazionalizzazione del business
Economia / Futura: la prima fiera indipendente su Specialty e No/Low
Economia / Protocollo “Tolleranza Zero”: l’impegno di Generali contro le violenze e le molestie sul luogo di lavoro
Economia / “L’inganno del lavoro”: la lezione di De Masi sulla società post-industriale
Economia / Donnarumma, AD del Gruppo Fs: “Infrastrutture e tecnologia per sostenere la crescita dei passeggeri”
Economia / Un piano per l’elettricità del futuro
Economia / Flavio Briatore vende il Twiga: “Vicino l’accordo con Leonardo Maria Del Vecchio”
Economia / La politica spara su Stellantis, ma finge di dimenticare le sue colpe