Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto Aiuti bis. Le misure
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto Aiuti bis, il provvedimento con nuovi sostegni per famiglie e imprese che contiene misure urgenti in materia di energia, emergenza idrica, politiche sociali e industriali. Il valore complessivo del pacchetto è di “15 miliardi, più altri due circa di misure aggiuntive” per un totale di “17 miliardi da aggiungere ai circa 35 miliardi”, come ha spiegato il premier Mario Draghi in conferenza stampa.
Tra le misure: il taglio del cuneo fiscale per un valore complessivo di 1,6 miliardi per i lavoratori dipendenti. Il taglio sarà dell’1,8% nel secondo semestre 2022 per i redditi fino a 35mila euro. Nel provvedimento è stato inserito anche l’anticipo di tre mesi della rivalutazione delle pensioni. Gli assegni aumenteranno del 2% a partire da ottobre. Il bonus di 200 euro, poi, per i lavoratori dipendenti viene esteso a chi non lo ha ricevuto nella prima parte dell’anno. L’indennità è riconosciuta in via automatica nella retribuzione del mese di ottobre 2022.
Per ridurre gli effetti dell’aumento dei prezzi nel settore elettrico, sono stati stanziati 5 miliardi per la riduzione delle bollette di luce e gas. Prorogato, inoltre, lo sconto sul carburante fino al 20 settembre. Sono stati stanziati 900 milioni per lo sconto di 30 centesimi sulle accise. Da marzo, è la quinta proroga. Sono previsti anche 400 milioni a Comuni ed enti locali per far fronte al caro energia. I lavoratori dipendenti, inoltre, potranno pagare le bollette di luce, gas e acqua fino a dicembre usando il welfare aziendale fino a 516,46 euro.
I fondi per il bonus psicologo salgono a 25 milioni. Raddoppiato, inoltre, il fondo per il bonus trasporti. Da 79 milioni si passa a 180.
Nel provvedimento compare anche la figura del “prof esperto”, qualifica che possono raggiungere i docenti di ruolo che abbiano conseguito una valutazione positiva nel superamento di tre percorsi formativi consecutivi e non sovrapponibili. Questi matureranno il diritto a un assegno annuale “di importo pari a 5650 euro”.
Nel decreto presente anche la norma “salva Ilva”: “Invitalia è autorizzata a sottoscrivere aumenti di capitale o diversi strumenti, comunque idonei al rafforzamento patrimoniale, anche nella forma di finanziamento soci in conto aumento di capitale, ulteriori rispetto a quelli previsti ai precedenti periodi e sino all’importo complessivamente non superiore a 1 miliardo di euro”.
Tre miliardi vengono stanziati per la proroga del credito di imposta per le imprese che devono far fronte al caro energia. Sostegni inoltre per quelle aziende che hanno subito danni a causa della siccità.