Svolta della Commissione Ue sui rider e i lavoratori delle piattaforme digitali: “Vanno assunti come dipendenti”
La Commissione Ue: “I rider sono dipendenti, vanno assunti”
I rider sono lavoratori dipendenti e vanno assunti con contratti adeguati: è quanto stabilito dalla Commissione Ue, che mercoledì 8 dicembre varerà il pacchetto lavoro messo a punto dal Commissario lussemburghese Nicolas Schmit.
Secondo quanto anticipato da La Repubblica, i circa 1,5 milioni di lavoratori, fino ad ora considerati autonomi, che lavorano per aziende come Glovo, JustEat, Deliveroo, UberEats dovranno essere considerati dei dipendenti ai quali dovranno essere riconosciute una serie di tutele, tra cui la previdenza.
La direttiva, che non contempla l’obbligo di assunzione a tempo indeterminato, prevede l’inversione dell’onere della prova: ovvero sarà il datore di lavoro a dover eventualmente dimostrare in tribunale che si tratta di lavoro autonomo.
Un’altra svolta è rappresentata dall’uso degli algoritmi volti a valutare o programmare il servizio e che oggi servono a giudicare il lavoratore. D’ora in poi i parametri che regolano l’algoritmo dovranno essere resi pubblici con una comunicazione formale in modo tale da rendere consapevole il lavoratore del metro di giudizio con cui il suo impiego viene valutato.
Secondo la Commissione Ue, infatti, proprio l’utilizzo dell’algoritmo dimostra che il lavoro di un rider non può essere equiparato a un’attività autonoma.