L’economista della Lega, Claudio Borghi, fa i soldi con la caduta del governo, speculando sui Btp
L’economista della Lega, Claudio Borghi, fa i soldi con la caduta del governo, speculando sui Btp
Claudio Borghi, l’economista della Lega, sta guadagnando dalla caduta del governo. Come? Con i Btp. A dare questa notizia è Repubblica, che scrive: “Claudio Borghi agli italiani voleva rifilare i minibot, per pagare crediti fiscali o saldare debiti dello stato. Ma lui i soldi li ha fatti speculando sui tradizionali Btp”. È lo stesso Borghi ad aver rivelato la sua “operazione”, dal suo account Twitter. L’economista della Lega, presidente della commissione Bilancio, e simpatizzante di posizioni anti-euro, ha venduto i titoli di stato che aveva acquistato il 18 settembre dell’anno scorso.
In poco meno di un anno ha guadagnato circa il 25 per cento. “Non male, considerando che siamo in un momento di tassi vicino allo zero o poco più. E tutto grazie alla scommessa sbagliata di Salvini che sperava di andare ad elezioni anticipate”, scrive Repubblica.
Borghi ha ammesso la questione all’agenzia Bloomberg. In pratica, il leghista ha acquistato titoli nel momento in cui il prezzo erano bassi, a causa dello spread a 250 punti. Il Tesoro pagava interessi al 3 per cento.
Secondo gli analisti, scrive Repubblica, “il rialzo dello spread era dovuto in buona parte alle posizioni anti europeiste e contrarie all’euro da parte della componente leghista del governo. Borghi ha sostenuto di aver comprato i Btp proprio per sfidare lo scetticismo degli investitori che prendevano posizione scommettendo contro l’Italia”. Ma per vendere, il leghista, ha aspettato che Salvini staccasse la spina al governo Conte, e che Conte accettasse il secondo mandato da Mattarella.
Lo stesso Borghi ha spiegato che adesso che c’è il Pd al governo (anche se la trattativa appare in alto mare), non si fida e vuole vendere i titoli di Stato. “Senza ricordare, però, che i prezzi dei Btp sono saliti – e lo spread è sceso – proprio perché i mercati si sentono rassicurati dal fatto che la Lega, in quanto il partito anti euro e anti Ue non è più nel governo”, conclude il quotidiano diretto da Verdelli.