Cingolani rassicura: “Sul gas messo il Paese in sicurezza, passeremo un inverno tranquillo”
“Dovremmo fare un inverno tranquillo”: il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, rassicura tutti sulle forniture di gas all’Italia e sulla capacità del sistema Paese di reggere di fronte all’imminente abbassamento delle temperature: “Gli stoccaggi sono pieni. Avremo problemi sui prezzi, ma se il 20 si conclude bene sul price cap, avremo risolto la situazione”. “Purtroppo – ha dichiarato al webinar di Rcs Academy «Repower Eu verso l’Unione Energetica» – non toglieremo la sofferenza a famiglie e imprese. Il price cap l’avevamo proposto mesi fa. La Commissione europea è stata lenta, poi ha accelerato. Speriamo anche che la guerra finisca”.
Gli stoccaggi di gas in Italia sono sopra il 90%, una quota che permette di mettere in sicurezza la stagione che sta per venire. Il problema potrebbe porsi il prossimo inverno, se l’Italia non potenzierà le sue infrastrutture, come ha sottolineato nelle scorse settimane l’ad di Eni Claudio Descalzi, che ha sottolineato come “abbiamo 1/3 dei rigassificatori che ci servono e dobbiamo aumentare la capacità di stoccaggio”. E proprio sui rigassificatori – giudicati fondamentali per ridurre ulteriormente la dipendenza dell’Italia dal gas russo, ora dimezzata – le parole di Cingolani: “Spero che tutti si rendano conto che la sicurezza energetica nazionale dipende da quello. Se avremo la nave rigassificatrice e non riusciremo a usarla, sarà un vero e proprio suicidio”. Parlando della struttura di Piombino ha spiegato: “La nave resterà lì tre anni, poi la sposteremo in un sito non invasivo”.
Sul tema del price cap al costo del gas, argomento di discussione del Consiglio europeo in programma il prossimo 20 ottobre, il ministro ha aggiunto: “Si configurerà come un intervallo entro il quale il Ttf potrà variare senza picchi di volatilità assurdi”. La proposta è stata messa sul tavolo da Mario Draghi oltre dieci mesi fa e ha incontrato l’ostilità di diversi Paesi, su tutti Olanda e Germania. Ma l’Italia ha un importante alleato, la Francia, convinta che sia la soluzione migliore per fronteggiare l’incremento dei prezzi dell’energia.