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Home » Economia

Contro il caro bollette i Comuni chiedono un miliardo. Anci: “Dai tram all’illuminazione si rischia di fermare tutto”

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I sindaci non scendono in piazza con gli aderenti al movimento “Don’t Pay” che si organizzano e durante le manifestazioni bruciano le bollette, ma stanno iniziando ad assaporare l’aumento ingente delle spese che i Comuni devono sostenere. E’ molto chiaro l’appello al nuovo governo del delegato al Fisco locale dell’Anci Alessandro Canelli: “Bisogna cominciare a ragionare su un miliardo di euro in più per i Comuni da qui a fine anno”. Soldi “in più” perché già a metà settembre è stato approvato un provvedimento che stanziava 350 milioni di euro per i comuni e 50 milioni per le città metropolitane e province. Ma non bastano. “Si rischia di dover fermare i tram, tenere parti delle città al buio, spegnere completamente le luci sui monumenti e razionare i riscaldamenti”- ha continuato Canelli – “Mercoledì sarò a Roma per parlare di questa situazione con il presidente Antonio Decaro, vedremo che risposte ci arriveranno da Palazzo Chigi”.
A vedersela brutta è anche la ricca Milano, come conferma il Sindaco Sala: “I Comuni non hanno risorse per poter aiutare i cittadini, questa è la triste realtà. Abbiamo anche noi una bolletta che fa spavento”. Il primo cittadino di Milano condivide la proposta dell’Anci: “In questa fase credo che serva dare sostegno e pompare la moneta. Una volta lo si faceva per incrementare i consumi, oggi per far sopravvivere il sistema. L’aiuto deve arrivare dal governo, anzi dall’Europa”.
Il Codacons è entrato in gioco avvertendo che la riduzione dei servizi non è una soluzione tollerabile: “Per trasporti, illuminazione pubblica e strade gli utenti pagano tasse e imposte comunali e qualsiasi interruzione scatenerebbe il caos e aprirebbe la strada a controversie legali e azioni risarcitorie contro le amministrazioni” – ha detto il fondatore e presidente Carlo Rienzi – “Senza contare che, come è stato più volte dimostrato, la ridotta illuminazione di strade e luoghi pubblici alimenta incidenti stradali e criminalità, con danni diretti per i cittadini”.
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