Burger King riapre 40 ristoranti: via al delivery e pasti donati ai più bisognosi
L'a.d. Andrea Valota: "Siamo pronti per ripartire. Vogliamo raggiungere i nostri clienti attraverso le consegne a domicilio, ma anche essere utili a chi è stato più duramente colpito dalla crisi"
Nell‘attesa della fase 2, Burger King annuncia la riapertura graduale di alcuni ristoranti della catena che effettueranno il servizio di home delivery affidato ai principali operatori del settore.
“Siamo pronti per ripartire – afferma Andrea Valota, Amministratore Delegato di Burger King Restaurants Italia – e in questa fase vogliamo raggiungere i nostri clienti, che potranno quindi riprendere a ordinare i nostri menu per vederseli recapitare direttamente a casa, ma allo stesso tempo vogliamo essere anche un servizio utile per i più bisognosi già colpiti duramente da questa crisi”.
“Ogni giorno faremo arrivare pasti caldi a comunità e famiglie grazie alla collaborazione con le più importanti organizzazioni, Croce Rossa Italiana, Caritas, CSV e la Food Policy del Comune di Milano che con la loro rete capillare, arrivano dove c’è effettivo bisogno. Voglio ancora ringraziarle tutte per il supporto alla distribuzione delle materie prime e dei pasti in fase di chiusura e per lo straordinario servizio che ogni giorno i volontari garantiscono a numerosissime persone in difficoltà”.
L’11 marzo scorso, prima del decreto governativo, Burger King aveva disposto la chiusura temporanea dei ristoranti diretti a tutela della salute dei suoi lavoratori e clienti. Con la riapertura di 4 ristoranti Burger King a Milano, che si aggiungono a Roma, Bologna, Torino, Genova ed altre province italiane, l’azienda riprende dunque parzialmente la sua attività in oltre 40 dei 220 locali presenti in Italia.
“Dopo aver anticipato responsabilmente la chiusura rispetto alle disposizioni del DPCM – afferma Andrea Valota, Amministratore Delegato di Burger King Restaurants Italia – ora annunciamo una graduale ripresa della nostra attività, nel pieno rispetto delle normative. Lo facciamo in maniera responsabile per garantire la piena sicurezza dei nostri clienti e dipendenti: abbiamo infatti innalzato le già rigide procedure di igiene, aumentando la frequenza di pulizia di cucina, attrezzature e superfici, dotando il personale di mascherine e guanti, proceduto alla sanificazione di tutti i nostri ristoranti e previsto precise procedure di distanziamento”.
“Ora, in maniera altrettanto responsabile sia nei confronti dei nostri dipendenti che franchisee, e per fornire una spinta all’economia in generale, vogliamo ripartire. Lo facciamo da subito attraverso il servizio di delivery, ma speriamo di poter attivare presto anche altre forme quali l’asporto e il Drive Through (asporto in auto): in particolare quest’ultimo annulla del tutto il contatto diretto fra personale e cliente, che quindi può usufruire di un comodo servizio, totalmente contactless, in piena sicurezza. Anche in questo senso vorremmo essere un servizio utile per tutti quei lavoratori che nonostante il lockdown, lavorano, ma non sanno dove poter mangiare”.
Per sapere dove ordinare tramite il servizio delivery basta utilizzare le principali app del settore, che segnaleranno le città dove il servizio è già attivo e che si aggiorneranno man mano, o cercare attraverso il proprio CAP sulla app di Burger King.