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Home » Economia

Bonus partita Iva 800 euro: a chi spetta e come richiedere l’assegno

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Bonus partita Iva 800 euro: come funziona, a chi spetta e come richiederlo

L’Iscro, l’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa, con la Manovra 2023 in discussione in Parlanento diventerà una misura strutturale a partire dal 2024: ecco che cos’è, come funzione e come richiedere il bonus partita Iva 800 euro.

Che cos’è, come funziona e a chi spetta

La misura, già sperimentata negli anni passati prima con la pandemia di Covid e poi con la guerra in Ucraina, è una sorta di cassa integrazione per i professionisti e le piccole partiti Iva che hanno perso il lavoro e registrano, di conseguenza, un calo del loro reddito.

L’assegno, che va dai 250 agli 800 euro, sarà erogato dall’Inps per sei mesi. La novità principale rispetto al passato è che la platea di coloro che potranno ricevere il bonus sarà allargata.

Al sostegno, infatti, potranno accedere tutti quei professionisti e partite Iva che hanno dichiarato un reddito fino a 12mila euro. Prima, invece, il limite era stato fissato a 8.145 euro.

Un’altra novità, inoltre, è che, per poter ricevere il bonus, sarà necessario dimostrare di aver registrato un crollo del fatturato pari al 70% rispetto ai due anni precedenti.

L’assegno che sarà versato dall’Inps non potrà superare gli 800 euro al mese per sei mesi, ma non potrà nemmeno essere inferiore a 250 euro.

Per ottenere il bonus basterà fare domanda all’Inps. I requisiti richiesti per presentare la domanda sono che la partita Iva dovrà essere attiva da almeno tre anni e che chi richiede l’Iscro non dovrà essere titolare di una pensione né può percepire già un assegno di inclusione.

L’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione delle partite Iva la proposta di adesione entro aprile 2024, ma a regime la scadenza sarà il 15 marzo. I contribuenti potranno aderire entro luglio 2024 e negli anni successivi entro giugno. L’accordo è rivolto ai contribuenti con la partita Iva, esercenti attività d’impresa, arti o professioni, sia quelli che versano le imposte forfettarie, sia quelli che applicano gli indici sintetici di affidabilità.

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