Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 08:04
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Economia

Bonus 3000 euro per i lavoratori dipendenti: che cos’è e come ottenerlo

Immagine di copertina

Bonus 3000 euro per i lavoratori dipendenti: che cos’è e come ottenerlo

Si chiamano fringe benefit, e sono delle agevolazioni fiscali che il governo italiano ha introdotto per il 2023, con l’obiettivo di migliorare il potere di acquisto delle famiglie, gravate dal peso dell’inflazione. È importante sottolineare che la decisione di concedere o meno questa agevolazione spetta al datore di lavoro. Ma vediamo cos’è questo bonus da 3000 euro per i dipendenti e come fare per ottenerlo.

Che cos’è, come funziona e a chi spetta

L’agevolazione in questione è stata istituita attraverso il decreto lavoro (dl n. 48/2023), successivamente convertito nella legge n. 85/2023. La sua principale novità è l’aumento del limite di esenzione dalla tassazione ordinaria per i cosiddetti “compensi in natura.” Vale a dire beni e servizi concessi dai datori di lavoro ai dipendenti con figli a carico. Nel 2023 la cifra in questione è stata portata da 258,23 euro a 3.000 euro. La misura è molto utile specialmente per le bollette domestiche. Secondo la circolare n. 23/E dell’Agenzia delle entrate, le somme erogate o rimborsate ai lavoratori per il pagamento delle utenze domestiche, come energia elettrica, acqua e gas, rientrano anch’esse tra i benefici esenti da tassazione.

Ma chi può beneficiare di questo bonus? La misura è rivolta ai dipendenti con figli fiscalmente a carico. Per loro, i benefit fino a 3.000 euro ricevuti dal datore di lavoro sono esenti dall’Irpef e dall’imposta sostitutiva sui premi di produttività. Per ottenerlo è necessario dichiarare al datore di lavoro il diritto di ricevere il bonus indicando il codice fiscale dei figli fiscalmente a carico.

Non esiste una forma specifica per richiederlo, per cui datore di lavoro e dipendente possono concordare le modalità più adatte alle loro esigenze. È importante sottolineare che se i presupposti per l’agevolazione dovessero venire meno durante l’anno, per esempio, se un figlio non fosse più fiscalmente a carico, il dipendente deve informare tempestivamente il datore di lavoro che, in tal caso, recupererà il beneficio indebitamente erogato nei periodi di paga successivi.

Ti potrebbe interessare
Economia / Federica Calvetti (ESG Coordinator di Eurizon): “La centralità della transizione in un mercato in costante evoluzione”
Economia / Donnarumma, AD di FS: “Puntiamo sulla coopetizione per affrontare le sfide della mobilità”
Economia / La rivoluzione mancata dell’IA e la prossima crisi finanziaria Usa
Ti potrebbe interessare
Economia / Federica Calvetti (ESG Coordinator di Eurizon): “La centralità della transizione in un mercato in costante evoluzione”
Economia / Donnarumma, AD di FS: “Puntiamo sulla coopetizione per affrontare le sfide della mobilità”
Economia / La rivoluzione mancata dell’IA e la prossima crisi finanziaria Usa
Economia / Non scommettiamo contro il dollaro
Economia / Dazi amari: perché la Trumpnomics rischia di scatenare una guerra commerciale e di impoverire gli americani
Economia / Ryanair rimborserà i consumatori per i costi extra del check-in
Economia / Record di Bitcoin: supera gli 87mila dollari grazie alla vittoria di Donald Trump
Economia / Trenitalia e FFS rinnovano la collaborazione per i collegamenti tra Italia e Svizzera
Economia / Msc, partono da Bari le crociere invernali verso il Mediterraneo Orientale
Economia / Ministero dell'Economia e Lufthansa litigano sul prezzo: la vendita di Ita rischia di saltare