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Bonus 200 euro per le partite Iva: come funziona e quando arriva il contributo

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Bonus 200 euro per le partite Iva: come funziona e quando arriva il contributo

La data è ancora da precisare, ma a settembre 3 milioni di partite IVA (quelle che hanno percepito un reddito inferiore a 35 000 euro nel 2021) potranno fare richiesta online per il Bonus 200 euro. Il prerequisito per beneficiarne è essere un lavoratore autonomo e un professionista iscritto alle gestioni previdenziali dell’Inps oppure ad altri enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza. Inoltre l’iscrizione ai suddetti enti deve risalire a prima della pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale, ossia il 17 maggio 2022. In quella stessa data la partita Iva doveva essere già avviata e il lavoratore doveva aver eseguito almeno un versamento, totale o parziale, per la contribuzione dovuta alla gestione di iscrizione per la quale è richiesta l’indennità, con competenza a decorrere dall’anno 2020. La platea include coltivatori diretti, mezzadri e coloni, artigiani, commercianti, professionisti esclusivi e casse professionali.

Le richieste devono essere effettuate presso l’ente previdenziale di appartenenza, che definirà le diverse modalità di richiesta. Probabilmente si tratterà di un “click day”: i richiedenti dovranno fare la domanda online in un giorno prestabilito. Seicento milioni di euro sono stati stanziati dal Decreto Aiuti per questo versamento una tantum. Il testo è stato firmato dal Ministero del Lavoro e dal Ministero del Tesoro ed è attualmente in analisi alla Corte dei Conti. Ci sono poi altri settori che beneficieranno del bonus con tempistiche diverse. Il lavoratori domestici possono presentare domande sul sito dell’INPS fino al 30 settembre. Invece hanno fino al 31 ottobre:

  • i titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, con un contratto attivo alla data del 18 maggio 2022 e reddito derivante dai suddetti rapporti non superiore a 35.000 euro per il 2021,
  • gli stagionali, a tempo determinato e intermittenti con 50 giornate di lavoro effettivo nel 2021, da cui deriva un reddito non superiore a 35.000 euro. Nella platea dei destinatari sono ricompresi anche i lavoratori a tempo determinato del settore agricolo;
  • gli iscritti al Fondo Pensione Lavoratori dello Spettacolo con 50 contributi giornalieri nel 2021, da cui deriva un reddito non superiore a 35.000 euro;
  • gli autonomi occasionali privi di partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, già titolari nel 2021 di contratti disciplinati dall’art.2222 del Codice civile, iscritti alla Gestione Separata alla data del 18 maggio 2022, che abbiano versato almeno un contributo mensile nel corso del 2021;
  • gli incaricati di vendite a domicilio, iscritti alla Gestione Separata alla data del 18 maggio 2022, che possano far valere per il 2021 un reddito superiore a 5.000 euro derivante da tale attività.
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