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Home » Economia

Benzina, prezzi alle stelle: la Finanza intensifica i controlli

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Continua a salire il prezzo della benzina. Dopo il caso record, per fortuna isolato, di 2,7 euro registrato sulla Milano-Varese, Assoutenti ha presentato una segnalazione alla Guardia di Finanza. Ma intanto non si fermano le polemiche, con l’opposizione che attacca il governo.

Secondo il ministro per le Imprese, Adolfo Urso, grazie alle misure del governo ‘‘in Italia il prezzo industriale di benzina e gasolio, depurato quindi dalle accise, è stabilmente più basso di Germania, Francia e Spagna. Ci siamo riusciti”. ”La misura introdotta dal governo dal primo agosto, l’esposizione sul tabellone che indica ogni distributore il prezzo medio praticato in quel giorno, ha consentito al consumatore in piena consapevolezza di scegliere dove rifornirsi al prezzo più basso”, ha aggiunto.

“Le dichiarazioni del ministro Urso sulla situazione dei prezzi dei carburanti che sarebbe migliore di quella degli altri Paesi europei e sulla presunta ‘piena efficacia’ dei cartelloni con il prezzo medio di benzina e gasolio sono del tutto fuori dalla realtà. La verità è che le misure contro il caro carburanti varate in pompa magna dal governo Meloni si sono rivelate un buco nell’acqua, come era stato ampiamente previsto sin dalla discussione parlamentare del decreto legge sulla trasparenza dei prezzi”, afferma Antonio Misiani, senatore e responsabile economico del Partito democratico.

“Durante la campagna elettorale, la presidente Meloni e la sua coalizione avevano promesso montagne d’oro, tra cui il taglio delle accise sulla benzina. Dopo quasi un anno di governo e una lunga serie di promesse tradite, ci troviamo di fronte a un aumento senza precedenti dei prezzi dei carburanti fossili, che pesa enormemente sulle tasche dei cittadini e delle famiglie italiane. Pane, pasta, frutta, verdura: beni essenziali diventati quasi inaccessibili per molti a causa di questa spirale di rincari. E quale sarebbe la risposta del governo? Elargire bonus per l’autotrasporto di merci e persone, una soluzione superficiale e di breve respiro che non affronta il vero cuore del problema”, dichiara, in una nota, Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra.

La Fegica, la federazione dei gestori degli impianti, ha sostenuto che “per il sedicesimo giorno consecutivo, i prezzi medi dei carburanti comunicati dal Mimit hanno subito un aumento. Il cartello dei prezzi medi, imposto ai distributori dal governo, nulla ha potuto, né ha mai avuto alcuna possibilità di farlo, contro gli aumenti dei prezzi dovuti ai valori in ascesa dei mercati internazionali dei prodotti”.

“Al contrario”, prosegue la federazione italiana dei gestori carburanti, “si può cominciare ad intravedere il concretizzarsi di quel pericolo di cui l’Antitrust aveva a più riprese informato il governo: l’esposizione dei prezzi medi non è solo inutile, ma rischia di essere controproducente. C’è quindi bisogno di interventi seri sia in prospettiva, con una riforma strutturale del settore, sia nell’immediato. I prezzi dei carburanti sono ormai al medesimo livello di quando il governo Draghi decise di tagliare le accise. Lo stesso attuale governo ha inserito una clausola ‘taglia accise’ collegata però ad un livello di prezzo troppo alta per essere funzionale nelle presenti condizioni di emergenza”.

Sulla questione dei rincari dei carburanti, il Codacons annuncia per i prossimi giorni un esposto, a 104 procure della Repubblica di tutta Italia e ai comandi regionali della Guardia di finanza, per aggiotaggio e speculazioni. “Chiediamo alla magistratura di intervenire sui rincari che si registrano in occasione delle partenze degli italiani, aprendo una indagine tesa a verificare la possibile fattispecie di aggiotaggio”, afferma il presidente, Carlo Rienzi.

L’aumento del costo dei carburanti ha come ricaduta un rialzo generale dei prezzi, a cominciare dai beni di prima necessita nei supermercati. I voli sono un altro argomento caldo: se l’aumento medio ad agosto è del 40-50 per cento, tra quelli interni verso le isole, nove su dieci oggi superano il limite fissato dal governo.

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