L’assegno unico arriva da luglio: fino a 217 euro per figlio. Ecco chi ne ha diritto
L’assegno unico andrà da un minimo di 30 euro a un massimo di 217,8 euro al mese per ciascun figlio: è quanto prevede la bozza approdata oggi, 4 giugno, in Consiglio dei ministri sotto forma di decreto legge-ponte per coprire il periodo da luglio a dicembre per arrivare a regime dal gennaio del 2022.
La misura sarà valida per le famiglie con figli da zero a 18 anni che non godano già di assegni familiari, a partire dagli autonomi e i disoccupati. Dal primo gennaio 2022, invece, l’assegno diventerà permanente e universale, e sarà inglobato nella riforma fiscale in sostituzione di detrazioni e bonus esistenti, che al momento resteranno in vigore fino alla fine dell’anno.
“Lo avevamo promesso, lo abbiamo fatto: dal primo luglio l’assegno unico universale per tutte le famiglie lanciato alla Leopolda è realtà”, ha scritto in un post su Facebook Maria Elena Boschi, presidente dei deputati di Italia Viva, che aggiunge: “Grazie al ministro Elena Bonetti e a tutte le persone che hanno lavorato al provvedimento: sono questi i passi avanti concreti di cui ha bisogno l’Italia!”.
Assegno unico: gli importi
Il sostegno statale sarà corrisposto per ciascun figlio minore in base al numero dei figli stessi e alla situazione economica della famiglia e sarà garantito con Isee fino a 50mila euro. Nella tabella allegata al decreto vengono riportati gli importi mensili per ciascun figlio e rapportati a ogni singolo indicatore economico della famiglia.
Ad esempio con un Isee fino a 7mila euro si avrò diritto a un assegno di 167,5 euro a figlio nei nuclei fino a 2 minori e fino a 217,8 euro a figlio se hanno almeno 3 figli. Per ciascun figlio disabile sono previsti 50 euro in più. Per le famiglie con Isee di 50mila euro, l’assegno mensile sarà di 30 euro per nuclei con due figli e di 40 per quelli con tre.
Assegno unico: chi ne ha diritto
I requisiti per accedervi sono: pagare le tasse in Italia ed essere residente nel nostro Paese da almeno 2 anni. Sono ammessi cittadini italiani e Ue e titolari di permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di ricerca almeno semestrale.
La domanda si presenta in via telematica all’Inps o a Caf e Patronati, secondo le modalità che Inps indicherà entro il 30 giugno 2021. L’erogazione dell’assegno decorre dallo stesso mese di presentazione della domanda e avviene mediante accredito su Iban del richiedente o mediante bonifico domiciliato, con l’eccezione delle famiglie beneficiarie di Reddito di cittadinanza (nel qual caso l’Inps corrisponde d’ufficio l’assegno per i figli congiuntamente allo stesso Rdc).
Nel caso di affido condiviso dei minori, l’assegno può essere accreditato in misura pari al 50 per cento sull’Iban di ciascun genitore. L’assegno non concorre a formare la base imponibile dell’Irpef. In sede di prima applicazione, per le domande presentate entro il 30 settembre saranno corrisposte le mensilità a partire dal mese di luglio.