Amazon: ecco chi è Andy Jassy, il successore di Jeff Bezos
Il miliardario fondatore del colosso statunitense resta comunque presidente esecutivo della società
Da quasi licenziato a successore di Jeff Bezos: ecco chi è Andy Jassy, il nuovo a.d. di Amazon
Amazon ha un nuovo amministratore delegato: Andy R. Jassy, un fedelissimo del patron Jeff Bezos, che da oggi – lunedì 5 luglio 2021, 27esimo anniversario della fondazione dell’azienda – sostituisce ufficialmente alla guida del colosso statunitense delle vendite online.
In attesa di lanciarsi nello spazio insieme al fratello Mark a bordo della navetta New Shepard della propria compagnia Blue Origin, Bezos continuerà comunque a occuparsi della propria creatura da presidente esecutivo. Non è forse un caso però che il viaggio spaziale del patron di Amazon sia previsto solo pochi giorni dopo l’entrata in carica di Jassy.
Il nuovo amministratore delegato di Amazon non dovrebbe infatti sentire troppo il fiato sul collo del fondatore della società, con cui ha un rapporto personale molto stretto almeno sin dal 1997 quando Bezos lo salvò dall’essere licenziato. Allora, solo pochi anni dopo l’assunzione di Jassy in azienda dalla Harvard Business School, il fondatore della società decise personalmente di togliere il nome del futuro a.d. dall’elenco delle persone da licenziare nel dipartimento marketing dell’azienda.
Secondo il libro Amazon Unbound, scritto dal giornalista Brad Stone, Bezos definì allora Jassy “una delle persone dal più alto potenziale” all’interno della società. Un’opinione seguita poi dai fatti: all’inizio del nuovo millennio, il patron di Amazon decise di fare del futuro a.d. la propria “ombra” per un anno e mezzo, facendolo partecipare a tutte le riunioni in cui era presente.
Il rapporto personale tra i due non si limita però al lavoro. Appassionato di sport, nel seminterrato della propria casa a Seattle, Jassy ha fatto costruire una replica di un pub sportivo, dove ogni anno tiene una festa per guardare il SuperBowl, un evento a cui Bezos ha sempre partecipato fino al 2019, quando si è recato personalmente allo stadio.
Insomma, predecessore e successore sembrano intendersi alla perfezione. Classe 1968, secondo la vulgata dei media statunitensi, il nuovo a.d. sembra incarnare appieno i valori promossi da Amazon come la sobrietà e la semplicità. Sebbene condivida la filosofia aziendale basata sul mettere i clienti al primo posto, muoversi rapidamente e agilmente nel mondo degli affari ed essere competitivi, la nuova guida del colosso statunitense non è però una replica del fondatore.
Con un patrimonio stimato in almeno 180 miliardi di dollari, Bezos figura tra gli uomini più ricchi al mondo insieme a personaggi del calibro di Bernard Arnault ed Elon Musk, possedendo ville da sogno negli Stati Uniti, una compagnia spaziale e il Washington Post, rischiando così di offrire un’immagine da plutocrate in stile Monopoly. Jassy invece, che secondo il Bloomberg Billionaires Index “vale” comunque almeno 500 milioni di dollari, si presenta in modo molto diverso.
Il nuovo a.d. sembra infatti preferire uno stile più semplice rispetto al proprio predecessore, indossando giacche sportive relativamente economiche e parlando spesso della propria passione per le varie squadre sportive di New York, in particolare i Rangers e i Giants, le ali di pollo e la Dave Matthews Band. Anche nel rapporto con i dipendenti, Jassy appare meno distaccato di Bezos, molto meno incline a parlare del più e del meno con i propri sottoposti in attesa dell’inizio di una riunione rispetto al suo successore, a cui invece piace discutere di sport e musica forse anche per via della propria storia personale.
Cresciuto a New York nel ricco sobborgo di Scarsdale, secondo di tre figli, la nuova guida di Amazon è sempre stato interessato allo sport, avendo praticato da giovane sia tennis che calcio. Figlio di un avvocato di un importante studio legale di Manhattan e di una casalinga, dopo la laurea a Harvard, Jassy ha cominciato a lavorare come giornalista sportivo per le emittenti ABC Sports e Fox, una carriera conclusa dopo poco tempo e con poco successo.
In seguito, il nuovo a.d. della società ha lavorato per un’azienda specializzata nel commercio di oggetti da collezione e poi ha co-fondato una startup prima di tornare a Harvard per seguire la Business school. Dopodiché Jassy è arrivato ad Amazon, dove fu assunto nel maggio 1997 dall’allora capo del marketing, Jennifer Cast, una settimana prima della quotazione dell’azienda a Wall Street.
Passato quasi un anno nel dipartimento marketing, dopo essere stato salvato dal licenziamento da Bezos, il dirigente è poi approdato alla sezione musica del colosso americano, che ha guidato da Seattle finché il fondatore non ha deciso di tenerlo con sé per 18 mesi fino al 2003. Proprio allora, Jassy cominciò a lavorare a uno dei più importanti progetti dell’azienda: Amazon Web Services, un ramo della società che l’attuale a.d. ha portato a crescere da 57 a decine di migliaia di dipendenti e a un fatturato annuo di oltre 50 miliardi di dollari.
Nonostante tenti di instaurare un rapporto umano con i propri collaboratori, il nuovo a.d. di Amazon non sembra voler retrocedere sulla filosofia aziendale contraria all’organizzazione sindacale interna alla società. Ai propri dipendenti, Jassy offre comunque ampia libertà operativa, ma vuole sempre essere coinvolto nelle attività quotidiane, come avvenuto in AWS persino in questi mesi.
Da ex aspirante giornalista, la nuova guida di Amazon cura personalmente i comunicati stampa e i materiali di marketing, contribuisce ai nomi dei prodotti ed esprime opinioni su come fissare i prezzi. Inoltre, secondo Bloomberg, Jassy controlla personalmente ogni giorno gli account Twitter dell’azienda.
A differenza di Bezos, interviene regolarmente su questioni di rilevanza pubblica, appoggiando ad esempio le istanze anti-razziste promosse dal movimento Black Lives Matter o impegnandosi per l’aiuto ai senza tetto ai tempi in cui era alla guida della sezione musica di Amazon a Seattle e negli ultimi anni finanziando con donazioni personali candidati e comitati democratici.
Descritto come uno stakanovista impegnato nella revisione delle scelte dei propri collaboratori, secondo fonti interne al colosso americano citate dal libro Amazon Unbound, Jassy mira ad avere sempre un buon rapporto con i dipendenti ma mostra un’indole vendicativa nei confronti di chi ritiene aver “tradito” l’azienda.
“Sarà altrettanto ambizioso e audace come lo è stato Jeff, se non di più”, ha profetizzato a Bloomberg Jennifer Cast, colei che ormai 24 anni fa assunse in azienda il nuovo a.d. di Amazon.