Amazon verso il licenziamento di 10mila dipendenti: il taglio più grande della storia dell’azienda
Dopo aver ridotto o chiuso del tutto una serie di iniziative aziendali, come Amazon Care, il servizio di assistenza sanitaria primaria e urgente che non è riuscito a raccogliere un numero sufficiente di clienti, il colosso dell’e-commerce prevede a stretto giro un taglio di 10mila posti di lavoro, circa l’1% della forza lavoro totale. Lo riporta il New York Times, proprio nel giorno in cui il fondatore dell’Azienda, Jeff Bezos, ha annunciato di voler devolvere in beneficenza gran parte del suo patrimonio personale. I tagli riguarderanno il gruppo dei dispositivi, compreso quello responsabile dell’assistente vocale Alexa, insieme alla divisione retail e alle risorse umane. Negli ultimi mesi Amazon ha già ridotto il numero di dipendenti, con un taglio di circa 80mila unità ma operato ai danni del personale a ore.
Poi, a settembre, ha bloccato le assunzioni in diversi team minori, per poi congelarle del tutto appena due settimane fa. L’indiscrezione arriva poche settimane dopo che il gigante dell’e-commerce ha avvertito di un rallentamento della crescita per le festività natalizie, un periodo in cui di solito genera le vendite più elevate. Amazon ha affermato che questa flessione è dovuta al fatto che consumatori e aziende abbiano meno soldi da spendere a causa dell’aumento dei prezzi. Il colosso del commercio elettronico è solo l’ultima azienda tecnologica a fare tagli profondi alla sua base di dipendenti per prepararsi a una potenziale recessione economica. La scorsa settimana, Twitter ha tagliato circa il 50% della sua forza lavoro dopo la cessione del social a Elon Musk. Anche la società madre di Facebook, Meta, ha recentemente licenziato 11.000 dipendenti.