Crisi delle Big Tech, Amazon licenzia altri 9mila dipendenti: “Una decisione difficile”
“È stata una decisione difficile, ma che riteniamo sia la migliore per l’azienda a lungo termine”: con una nota inviata allo staff, il Ceo di Amazon Andy Jassy ha annunciato il licenziamento di 9mila dipendenti come part di un’importante strategia di riduzione dei costi da parte del gigante dell’e-commerce.
L’ultimo provvedimento arriva dopo che la società ha annunciato all’inizio di quest’anno di voler eliminare circa 18mila contratti. Jassy ha affermato che la nuova ondata di licenziamenti avverrà nelle prossime settimane e avrà un impatto principalmente sulle persone che lavorano nelle divisioni “Amazon Web Services”, “People Experience and Technology Solutions”, “pubblicità” e “Twitch”.
“Alcuni potrebbero chiedersi perché non abbiamo annunciato queste riduzioni di ruolo con quelle che abbiamo annunciato un paio di mesi fa – ha aggiunto Jassy – la risposta è che non tutti i team hanno terminato le loro analisi nel tardo autunno, e invece di fare valutazioni affrettate senza la dovuta diligenza, abbiamo scelto di condividere queste decisioni mentre le prendevamo in modo che le persone avessero le informazioni il prima possibile”.
Gli ultimi licenziamenti in Amazon arrivano nel pieno di una enorme crisi delle Big Tech americane: il settore sta affrontando una contrazione nella domanda di beni e servizi digitali indotta dalla pandemia e soffre della più ampia incertezza macroeconomica.
Appena la scorsa settimana, Meta ha dichiarato che avrebbe licenziato altri 10mila lavoratori, oltre agli 11mila tagli annunciati alla fine dell’anno scorso.