È morto a 94 anni il saggista e critico letterario Walter Pedullà
È morto all’età di 94 anni il saggista e critico letterario Walter Pedullà. La notizia è stata confermata dalla famiglia all’agenzia di stampa Adnkronos.
Intellettuale di area socialista, presidente della Rai tra il 1992 e il 1993, Pedullà si è spento nella sua casa di Roma nella serata di ieri, giovedì 26 dicembre, al termine di una lunga malattia.
Era nato a Siderno, in provincia di Reggio Calabria, il 10 ottobre 1930. Si era laureato in Lettere all’Università di Messina, dove era stato allievo di Giacomo De Benedetti e dal 1958 ha insegnato letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università La Sapienza, dove per otto anni è stato assistente del suo maestro e poi suo successore nella stessa cattedra.
Nel corso della sua carriera Pedullà ha collaborato con diverse testate giornalistiche, tra cui L’Avanti, Il Messaggero, L’Unità e Italia Oggi e ha diretto due riviste da lui stesso fondate nel 2000: Il Caffè illustrato e L’illuminista.
Intellettuale militante di sinistra di cultura socialista, dal 1977 al 1992 è stato membro del consiglio di amministrazione della Rai: dell’azienda radiotelevisiva di Stato è stato anche presidente dal febbraio 1992 al luglio 1993. Dal 1995 al 2001 è stato presidente del Teatro di Roma.
Pedullà è stato autore di numerosi libri di saggistica letteraria, tra cui monografie su Savinio, Gadda, Palazzeschi, Debenedetti, raccolte di saggi centrati su temi generali del Novecento come il futurismo, la neoavanguardia, la comicità, la controcultura, il fantastico, la questione meridionale, l’emarginazione. Ha vinto tra gli altri i premi Vittorini, Borgese, Giusti, Locri, Melfi, Adelphi, Rhegium Julii, Siderno, Cortina, Montesilvano.
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