Umberto Eco, tutto quello che c’è da sapere sull’autore del romanzo “Il Nome della Rosa”
UMBERTO ECO CARRIERA – È difficile definire Umberto Eco in una sola categoria: nell’arco della sua vita, è stato un semiologo molto apprezzato, così come scrittore e accademico, ma anche un filosofo, traduttore e medievalista; di fatto, tra i suoi numerosi saggi non può mancare l’estetica medievale come cavallo di battaglia, un argomento che ha poi dato vita al suo primo romanzo “Il Nome della Rosa”.
Laureatosi a Torino in Filosofia, Umberto Eco ha dapprima lavorato per la Rai e poi è stato condirettore della casa editrice Bompiani dal 1959 al 1975. Inoltre, ha scritto per diversi quotidiani come “Il Giorno”, “La Stampa”, “Il Corriere della Sera” e “La Repubblica”, ma anche per settimanali come “L’Espresso”.
Nato ad Alessandria il 5 gennaio 1932, l’autore è venuto a mancare il 19 febbraio 2016 a causa di un tumore al pancreas diagnosticato due anni prima. Nel suo testamento, Eco ha dato istruzioni ai familiari di non autorizzare per i prossimi dieci anni alcun seminario o conferenza su di lui.
Umberto Eco carriera | La figura universitaria
La sua carriera universitaria ha preso piede nel 1961, tenendo lezioni in diverse università italiane come Torino, Milano, Firenze e Bologna. Qui ha ottenuto la sua cattedra di Semiotica nel 1975.
Nel 1971, ha ispirato il primo corso del DAMS all’Università di Bologna e in seguito ha promosso anche l’attivazione del corso di laurea in Scienze della Comunicazione per lo stesso ateneo.
Dal 2008, Umberto Eco è stato professore emerito e presidente della Scuola Superiore degli Studi umanistici dell’Università di Bologna.
Durante la sua vita, l’autore ha ottenuto ben 40 lauree honoris causa da parte di università europee e americane.
Umberto Eco carriera | I suoi romanzi
“Il nome della Rosa” è stato il primo romanzo a spianargli la strada. Il secondo “Il pendolo di Foucault” infatti è arrivato 8 anni dopo. “L’isola del giorno prima” è stato pubblicato nel 1994, “Baudolino” nel 2000, “La misteriosa fiamma della regina Loana” nel 2004, “Il cimitero di Praga” nel 2010 e “Numero Zero” nel 2015.
Cosa caratterizza i romanzi di Umberto Eco? Sicuramente le storie, poiché realmente accadute o leggende che hanno come protagonisti dei personaggi storici o inventati. All’interno delle sue opere, c’è sempre una fetta ritagliata ai dibattiti filosofici con interrogativi sull’esistenza del vuoto o su Dio.
Umberto Eco ha pubblicato anche alcuni libri per l’infanzia, come “La bambola e il generale”, “Ammazza l’uccellino”, “Gli gnomi di Gnu” e “La storia de I promessi sposi”.
Umberto Eco carriera | Il Nome della Rosa
Il nome della Rosa è stato il suo esordio letterario. Pubblicato nel 1980 dalla casa editrice Bompiani, di cui Eco è stato condirettore editoriale per sedici anni, il romanzo è stato un grandissimo successo per critica e pubblico, a livello nazionale ma soprattutto a livello mondiale. Il nome della Rosa infatti è stato tradotto in oltre 40 lingue e ha venduto trenta milioni di copie.
Nel 1983, ha poi pubblicato le “Postille al Nome della rosa”, un saggio con cui ha spiegato il percorso letterario che l’ha condotto poi alla stesura del romanzo. Tali postille sono poi diventate parte integrante del romanzo.
Nel 2012, non contento, Eco ha ripreso il suo primo romanzo e ne ha pubblicato una versione aggiornata, priva di errori e ripetizioni e con alcune modifiche (non a livello di stile e struttura narrativa) riguardo alcune descrizioni e citazioni latine.
L’impatto di questo romanzo – che si è aggiudicato il Premio Strega nel 1981 – è stato talmente alto da contagiare anche il cinema: nel 1986, è arrivata una trasposizione cinematografica con protagonista Sean Connery.
Nel 2019, è invece attesa una miniserie su Rai 1 (nata con una co-produzione italo-tedesca) intitolata come il romanzo e che vede come protagonista John Turturro.