Francia, studenti boicottano una tragedia di Eschilo: “É razzista”
L’università di Parigi La Sorbana ha dovuto annullare la rappresentazione della tragedia di Eschilo “Le Supplici” perché accusato di razzismo.
A muovere l’accusa contro l’opera teatrale sono stati la Lega di difesa nera africana (Ldna), il Consiglio di rappresentanza delle associazioni nere (Cran), e l’Unef, il sindacato studentesco di sinistra.
A scatenare le proteste è stata la decisone del professor Philippe Brunet, uno dei maggiori esperti di Eschilo, nonché direttore artistico e regista dell’opera, di far indossare agli attori che interpretavano le figlie di Danaos delle maschere nere.
Le Danaidi provengono dall’Egitto, per cui il regista aveva deciso di ricorrere a delle maschere anziché ai volti anneriti, riprendendo anche uno stratagemma usato generalmente dal teatro greco antico.
La scelta di Brunet però ha scatenato però la reazione di circa 50 militanti delle sigle sopracitate, che hanno organizzato un presidio e impedito la messa in scena della rappresentazione accusando gli attori di aver compiuto un “blackface”, aver usato cioè dei trucchi per cambiare colore della pelle.
“Impedire con la forza e le ingiurie la rappresentazione di un’opera teatrale è un attacco grave e completamente non giustificabile, alla libertà di creazione”, è stato il commento della presidenza della Sorbona affidato ad un comunicato stampa.
Critiche sono giunte anche dal ministro della Cultura, Franck Riester, che ha definito il boicottaggio come un “attacco senza precedenti alla libertà di espressione e di creazione nell’ambito universitario”.