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È stato rivelato uno dei più antichi segreti di Stonehenge

Immagine di copertina
Stonehenge. Credit: Getty Images

Il mistero dietro la costruzione di Stonehenge appassiona da secoli gli esperti. Una recente scoperta rivela alcune importanti novità

Come è stato possibile costruire un sito archeologico come quello di Stonehenge? Come sono riuscite le popolazioni dell’epoca a spostare le enormi pietre, pesanti svariate tonnellate?

Sono domande a cui da secoli non era stato possibile dare una risposta.

Stonehenge è un sito neolitico, costruito in un periodo che va dal 2500 a.C al 2000 a.C. Si trova vicino ad Amesbury nello Wiltshire, Regno Unito, circa 13 chilometri a nord-ovest di Salisbury.

È composto da un insieme circolare di grosse pietre erette, conosciute come megaliti. Le pietre di Stonehenge devono il loro attuale allineamento ai lavori di ricostruzione nella prima metà del Novecento.

Le pietre più grandi, dal peso di 25/50 tonnellate, furono tagliate da una collina distante 30 chilometri dal sito archeologico, per essere probabilmente trasportate attraverso delle slitte che scivolavano su rulli in legno, tirate con corde di cuoio da decine di uomini.

Le pietre di dimensioni inferiori furono in parte estratte e tagliate in un sito distante 3 chilometri ed in parte in altre località, tra cui un sito in Galles ad una distanza di oltre 200 chilometri. Ma come furono trasportate?

L’Agenzia per la protezione della natura o della cultura English Heritage ha esaminato le teorie su come sia stato costruito, giungendo alla conclusione che la costruzione del monumento è avvenuta grazie alla partecipazione degli abitanti dei villaggi vicini che hanno aiutato a trasportare le pietre per realizzare l’immensa struttura.

Durante la costruzione del famoso sito di Stonehenge, infatti, venivano organizzati banchetti nel vicino insediamento di Durrington Walls per attirare gli abitanti dei villaggi circostanti in modo che portassero con sé le pietre necessarie per realizzare il monumento neolitico.

Gli esperti hanno spiegato che la maestosa costruzione doveva incutere riverenza nelle popolazioni circostanti, e indicare la potenza del villaggio.

Secondo gli esperti, la costruzione di Stonehenge è stata una cerimonia molto importante per i suoi realizzatori, così come doveva esserlo il suo utilizzo.

La nuova teoria è stata svelata insieme all’annuncio dell’evento che verrà organizzato dall’English Heritage per festeggiare i 100 anni da quando il monumento è stato donato alla nazione.

Durante i festeggiamenti gli ospiti saranno invitati a sollevare e spostare una pietra che pesa quattro tonnellate con l’aiuto di rulli e corde, per rendersi conto di quanto sia stato difficile costruire un monumento di quelle dimensioni e quanto fosse fondamentale la cooperazione.

Susan Greanay, studiosa di storia per l’English Heritage, ha detto: “Nella cultura occidentale contemporanea, ci sforziamo sempre di rendere le cose il più facili e veloci possibile, ma probabilmente per i costruttori di Stonehenge non è stato così”.

“Attrarre un gran numero di persone per partecipare al processo di costruzione è stato un potente strumento per dimostrare la forza della comunità alle popolazioni circostanti”.

“Essere in grado di accogliere e premiare con feste cerimoniali queste persone che hanno viaggiato a lungo, come una sorta di pellegrinaggio, potrebbe essere stata un’ulteriore espressione del potere e della posizione della comunità”.

Anche in altre società e in altre epoche è stato usato un meccanismo simile in cui le feste venivano usate per attrarre persone e farle cooperare per un progetto comune: Greanay ha detto anche che esistono immagini risalenti al 1915, che mostrano una cerimonia di spostamento delle pietre a Nias, in Indonesia, in cui le persone in abiti cerimoniali si divertono nel tentativo di spostare i monoliti a mano, e prendono parte a feste e danze.

“Non appena si abbandonano i preconcetti moderni secondo i quali il popolo neolitico avrebbe cercato il modo più efficiente di costruire Stonehenge, la domande sul perché le pietre siano state portate da così lontano – dal gruppo di colline Preseli Hills del Galles sud-occidentale – sembrano superflue”.

Stonehenge fu donata alla nazione nel 1918 dai proprietari Cecil e Mary Chubb.

Il signor Chubb aveva acquistato d’impulso il monumento, ormai trascurato, tre anni prima, quando era stato mandato lì dalla moglie per acquistare una serie di sedie da pranzo.

Le foto più belle del solstizio d’estate a Stonehenge | In Sicilia è stata scoperta la Stonehenge italiana | Il tradizionale raduno dei druidi a Stonehenge per il solstizio d’estate | Il mistero di Stonehenge potrebbe essere presto risolto

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