Chi ha vinto il RobotArt 2018, il concorso di pittura per le macchine
Nell'arte non esistono regole precise a cui attenersi e codici da seguire. Ciò nonostante anche i robot possono essere grandi pittori
RobotArt 2018
Nell’arte non esistono regole precise a cui attenersi e codici da seguire. Ciò nonostante anche i robot possono essere grandi pittori.
Ne è la prova il RobotArt, che quest’anno è arrivato alla sua terza edizione. Si tratta di un concorso nel quale 19 gruppi hanno presentato oltre 100 opere d’arte create, appunto, da robot.
I vincitori del RobotArt 2018 sono stati scelti sulla base di una combinazione tra votazioni pubbliche, tra cui oltre 2mila persone che hanno espresso la loro preferenza su Facebook, e una giuria composta da artisti, critici e esperti di tecnologia.
Ma come possono i robot creare arte? I robot che dipingono operano generalmente in due modi: tramite il coinvolgimento diretto dell’uomo, ad esempio, grazie all’operazione remota manuale o addirittura telecinetica del braccio del robot, oppure ricevendo comandi di pittura creati da un software.
I robot che dipingono con il coinvolgimento umano diretto possono ricevere input in più modi. Il modo più semplice è quello di creare uno strumento fisico che un artista umano possa muovere e fare in modo che un robot imiti i movimenti da remoto.
I comandi di pittura generati da un software possono essere assimilati alla “tecnica dell’artista” che li ha impostati e spesso offrono simili a come dipinge il pittore umano.
Il RobotArt 2018 è stato vinto da un team statunitense indipendente che ha creato il robot-artista CloudPainter, che ha ricevuto un premio di 40mila dollari.
Incorporando la tecnologia di apprendimento automatico, CloudPainter è stato in grado di dipingere ritratti evocativi con vari gradi di astrazione.
Eccone un esempio:
Al secondo posto, con un premio di 25mila dollari, si è piazzato il robot PIX18/Creative Machines Lab.
Il robot è stato creato da un gruppo di lavoro della Columbia University, che era arrivato primo nel 2017, e quest’anno ha creato una raccolta di opere d’arte di stile impressionista.
All’ultimo gradino del podio c’è CMART ReART, creato da un team della Kasetsart University, in Thailandia, a cui sono andati 10mila dollari.