“L’apprendista stregone. Consigli, trucchi e sortilegi per aspiranti studiosi”: la recensione del libro di Daniele Archibugi
Il libro del dirigente del CNR, edito da LUISS University Press, svela "consigli, trucchi e sortilegi per aspiranti studiosi"
L’esperienza di chi da anni lavora con passione nella ricerca e l’entusiasmo di chi ama trasmettere agli altri ciò che ha imparato. Sono gli ingredienti della “pozione magica” realizzata da Daniele Archibugi, economista e dirigente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, nonché professore di “Innovation, Governance and Public Policy” al Birkbeck College di Londra, e racchiusa nel suo libro “L’apprendista stregone. Consigli, trucchi e sortilegi per aspiranti studiosi” (LUISS University Press, 2022).
Per aiutare chi aspira a diventare ricercatore, e si accinge ad affrontare un percorso tutt’altro che semplice, soprattutto nel nostro Paese, Archibugi non rinuncia ai dati. Per questo, inserisce nel libro grafici e tabelle, che riportano, ad esempio, il tasso di successo nelle aspirazioni professionali (1 su 10 per quanto riguarda gli studiosi, contro l’1/2 dei camerieri e l’1 su 1.000 dei calciatori) e il numero di docenti e ricercatori nelle università italiane, per qualifica e area disciplinare. Al tempo stesso, l’autore attinge a piene mani alla sua esperienza professionale – inclusi i corsi tenuti nel 2010 e nel 2013 presso il Cnr, intitolati “Metodi e obiettivi dell’attività di ricerca. Consigli ai giovani ricercatori” ed esperienze simili presso altri enti e università – per elargire consigli pratici e raccomandazioni utili ai futuri ricercatori: dalla lettera di referenza alla pubblicazione sulle riviste scientifiche, dalla scelta del mentore alle associazioni accademiche. Archibugi esamina a beneficio dei suoi lettori vantaggi e svantaggi del dottorato di ricerca in Italia e affronta la questione delle “fughe all’estero” degli studiosi italiani, ma lo fa andando oltre lo stereotipo del ricercatore italiano condannato a un’infinita precarietà e a lottare contro complicanze amministrative impietose, senza tuttavia tacere le criticità esistenti.
Nonostante non esista alcuna “formula magica” per avere successo come studiosi, il libro di Archibugi rappresenta una preziosa guida per gli studenti universitari o i laureandi che si apprestano a scegliere su quale tipo di attività investire il loro futuro. A maggior ragione perché l’autore ha la lucidità di auspicare che le linee guida da lui stesso indicate siano violate. “Auspico che i giovani studiosi”, scrive Archibugi, “abbiano in molte circostanze il coraggio e la fantasia di distaccarsi dalla saggezza convenzionale per diventare irrispettosi delle norme esistenti e abbandonare le strade tracciate per trovare nuovi e originali percorsi”. Ma per violare le regole in modo innovativo e creativo, bisogna pur conoscerle. “L’apprendista stregone” è sicuramente il modo più diretto e veloce per farlo, attingendo a chi ha già esperienza, il resto verrà dalla passione che muove ogni spirito curioso che aspira alla conoscenza.