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Quanzhou, punto di partenza della Via della Seta Marittima, ora patrimonio mondiale UNESCO

Immagine di copertina

Quanzhou, situata sulla costa sud-orientale della Cina, è una città portuale con una lunga storia. Come porto cruciale dell'antica via della seta marittima, Quanzhou porta con sé la gloriosa storia e il patrimonio culturale di questa rotta commerciale

“È uno dei porti più grandi al mondo, con un gran numero di mercanti che si riuniscono qui. Le merci sono ammassate come montagne, e gli scambi commerciali sono inimmaginabili. Ci sono pile di spezie, pietre preziose, legno pregiato, oro, gioielli d’argento e molto altro ancora. Neanche il porto di Alessandria d’Egitto possiede un decimo delle spezie commercializzate nel porto di Quanzhou,” descrisse così il viaggiatore italiano Marco Polo l’antica città di Quanzhou durante i suoi viaggi nel XIII secolo d.C.

Quanzhou, precedentemente nota come “Zayton”, si trova lungo la costa sud-orientale della Cina. È una città portuale che esiste da oltre 1300 anni, con una ricca storia marittima. Tra il X e il XIV secolo, Quanzhou fiorì grazie al vivace commercio marittimo internazionale, diventando uno dei principali centri commerciali marittimi del mondo di quell’epoca e una tappa importante lungo la Via della Seta Marittima. Viaggiatori d’affari provenienti da vari paesi si riunirono qui, dando luogo a un melting pot di culture. Quando i marinai provenienti da varie parti del mondo solcavano i mari a bordo di navi cariche di merci, e scorgevano le alte torri di pietra illuminate, sapevano di essere giunti al “porto più grande d’Oriente”.

Nell’agosto del 1973, nella baia di Quanzhou, venne scoperta un’antica nave della dinastia Song nel porto di Houzhu. Questa è stata l’unica imbarcazione a vela in legno recuperata in Cina che abbia effettuato navigazioni oceaniche e fatto un viaggio oltremare, svelando così i suoi segreti. Le spezie, le medicine e le altre preziose merci trasportate, così come la tecnologia dei compartimenti stagni utilizzata, rappresentano non solo un microcosmo della prosperità del commercio marittimo d’oltremare di Quanzhou durante il periodo delle dinastie Song e Yuan, ma riflettono anche la squisita tecnica nella costruzione navale della provincia di Fujian. Al giorno d’oggi, la nave della dinastia Song, rimasta silenziosamente nel porto di Houzhu nella baia di Quanzhou per oltre 700 anni, è esposta nel Quanzhou Bay Ancient Ship Exhibition Hall, situato nel Tempio di Kaiyuan.

Fino ad oggi, Quanzhou conserva numerosi e preziosi reperti culturali e siti legati alla Via della Seta Marittima, che hanno contribuito alla formazione della sua distintiva cultura legata a questa rotta commerciale. Nel 25 luglio 2021, durante la 44° Conferenza del Patrimonio Mondiale, “Quanzhou: World Marine Trade Center of Song and Yuan Dynasties” è stata ufficialmente inclusa nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, guadagnando così lo status di nuovo patrimonio culturale mondiale. Con questa aggiunta, la Cina conta ora un totale di 56 siti annoverati nella lista dell’UNESCO.

Il “Quanzhou: World Marine Trade Center of Song and Yuan Dynasties” è costituito da 22 siti, ciascuno con caratteristiche uniche legate al commercio marittimo e ai legami tra le civiltà orientali e occidentali. Questi antichi siti riflettono la ricca eredità dell’era delle dinastie Song e Yuan a Quanzhou, con il suo distintivo sistema di commercio d’oltremare e una struttura sociale aperta e inclusiva.

Gli edifici storici, come le torri est e ovest del Tempio Kaiyuan, il ponte Luoyang e il ponte Anping, mostrano la magnificenza delle loro strutture e la ricchezza di dettagli, riflettendo una splendente civiltà di un’epoca passata. I manufatti antichi, come la nave della dinastia Song, il molo Jiangkou, la torre Liusheng e le iscrizioni di Zheng He relative ai suoi viaggi in Occidente, testimoniano inoltre la prosperità degli scambi economici, commerciali e culturali con l’estero che Quanzhou aveva un tempo.

L’aspetto sociale vivace, colorato e vibrante di Quanzhou riflette quello di una città nata dalla tradizione del mare, con tratti innati legati all’apertura e all’integrazione. Ogni sera, gli anziani si siedono davanti alle case da tè, ascoltando esecuzioni di opere classiche di Nanyin: una musica semplice, ma dall’intrigante profondità. La musica di Nanyin si basa principalmente sul dialetto Minnan (la parte meridionale della provincia del Fujian) ed è nota come il “fossile vivente nella storia della musica cinese”. Durante le dinastie Song e Yuan, grazie alla prosperità della Via della Seta Marittima, Nanyin si diffuse anche nel sud-est asiatico attraverso le tracce degli emigranti cinesi d’oltremare. Nel 2009, la musica di Nanyin è stata inclusa nella Lista Rappresentativa UNESCO del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità.

Mille anni fa, Quanzhou si presentò al mondo come il “porto più grande d’Oriente”, mostrando un sistema commerciale marittimo avanzato, un livello economico sviluppato e un atteggiamento culturale aperto e inclusivo proprio della Cina di quei tempi. Mentre si cammina per Quanzhou, le testimonianze storiche dell’apprendimento e dell’integrazione tra culture straniere e locali sono ancora presenti nei profondi vicoli della città, visibili ovunque.

Visitando il molo Jiangkou nell’antico porto, sembra quasi che le competizioni delle navi a vela delle dinastie Song e Yuan e l’afflusso di mercanti siano ancora vivi davanti ai nostri occhi. Osservando da lontano le torri est e ovest del Tempio Kaiyuan, si percepisce un suono rilassato ed elegante, l’antico suono di Nanyin, che sembra trasportarci indietro di mille anni nella città di “Zayton”. Oggi, Quanzhou rimane un importante hub per l’interconnessione e la costruzione della Via della Seta Marittima, una piattaforma all’avanguardia per la cooperazione economica e commerciale, oltre che un importante punto di scambio culturale. E continua a scrivere un nuovo capitolo sulla Via della Seta Marittima nel XXI secolo.

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