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Home » Cultura

“Quanto pensi all’Impero Romano?”, il trendo social che unisce passato e futuro

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Che le tendenze social siano spesso difficilmente interpretabili agli occhi di molti è noto, lo sa bene chi nel non riuscire a comprenderle appieno si è trovata cucita addosso una delle lettere d’infamia del nostro tempo: l’etichetta di boomer. E proprio su quel social che sembra il più difficile da comprendere a chi è stato marchiato in questo modo, ovvero TikTok, è emerso negli ultimi giorni un nuovo trend su scala globale che tuttavia riguarda in modo specifico la nostra storia.

Alcune ragazze, infatti, hanno iniziato a chiedere nei loro video quante volte i diversi utenti pensino all’Impero Romano, dando inizio a ragionamenti su come mai i maschi dicano di pensarvi molto più spesso. Non entreremo su quest’ultimo punto, ma chiediamoci anzi – come su tanti social sta facendo chi si interroga su questa insolita tendenza – come mai sia emersa quest’attenzione all’Impero Romano in questa insolita forma.

Che ci sia interesse per la nostra storia, infatti, non stupisce in modo particolare, e come sia iniziata questa tendenza è un dato che conta fino a un certo punto. Conta però sapere che il marchio “Roma” è qualcosa così forte da essere in grado di montare di fatto una campagna d’immagine sulla storia del nostro Paese nascendo dal nulla nei meandri di un social network. Per quanto potremmo porci molte domande, a partire da cosa si intenda di preciso con “Impero Romano”, se solo quello d’Occidente caduto nel 476 o anche l’omologo orientale terminato con la caduta di Costantinopoli, per non parlare di quello Sacro e Romano divenuto a tutti gli effetti erede di quello di Augusto con la translatio imperii, così come tutte quelle realtà che in un modo o nell’altro si sono messe sulla sua scia. Idem sarebbe da capire cosa si intenda con pensare all’Impero: si tratta di pensare all’idea in generale? Ai suoi confini? Ai suoi monumenti?

Al di là di questo e degli effettivi numeri di questo trend social, vediamo come l’Impero Romano sia qualcosa di cui si ama parlare, cui si ama pensare e che rappresenta ancora oggi un “soft power” a tutti gli effetti per promuovere l’immagine del nostro Paese nel mondo, anche tra le giovani generazioni. Detto questo, però, è bene avere chiaro che l’Italia deve valorizzare e promuovere ciò che è legato alla sua storia e alla cultura del passato ma non può dormire sugli allori in eterno su tutto questo: l’impulso che questa attenzione deve darci deve essere quello di imitare questo ingegno per promuovere nuovi impulsi culturali all’altezza di un passato che ancora oggi desta tanto interesse. D’altronde, Giacomo Leopardi lamentava di vedere in Italia mura, colonne e archi, ma non la gloria. Se non altro, ora vediamo anche un trend social: chissà sia da ispirazione per un futuro che non sia solo un ricordo del passato.

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