Premio Campiello 2019, tutto quello che c’è da sapere sulla 24esima edizione
Premio Campiello 2019, tutto quello che c’è da sapere sulla nuova edizione
Oggi, sabato 14 settembre, verrà assegnato il premio Campiello 2019 (ecco chi ha vinto), tra i più importanti premi letterari italiani e uno dei principali del nostro panorama artistico.
Alla sua 24esima edizione, il premio Campiello fu istituito nel 1962 per volontà degli industriali veneti.
La premiazione ha luogo a Venezia, solitamente a Palazzo Ducale o al Gran Teatro La Fenice. Per l’edizione di quest’anno, l’appuntamento è al Teatro La Fenice.
Premio Campiello 2019 | Regolamento
Al premio sono ammesse opere narrative italiane, a esclusione di quelle di natura saggistica, che siano state pubblicate nell’anno di riferimento.
Una prima Giuria dei Letterati (composta da dieci lettori e presieduta da una personalità di spicco della cultura italiana) si occupa di selezionare 5 finalisti, a ognuno dei quali spetta un premio di 5mila euro.
Il Presidente dei Letterati per l’edizione del 2019 è Carlo Nordio, che ha recentemente dichiarato: “I libri candidati sono molti e la qualità è stata molto alta quest’anno”.
Le 5 opere, conosciute col nome “Premio Campiello – Selezione Giuria dei Letterati”, vengono poi sottoposte al giudizio di una seconda giuria, la Giuria dei Trecento Lettori.
È questa a scegliere il vincitore del concorso, a cui spetta il Campiello, e un premio in denaro di 10mila euro.
Si può fare parte della Giuria dei Trecento solamente una volta.
Premio Campiello 2019 | I premi | Opera Prima
Oltre al premio classico, dal 2004 è stato introdotto il “Premio Campiello Opera Prima“, che spetta al romanzo vincitore di un autore esordiente.
Inoltre, tra il 1997 e il 2003, La Fondazione Il Campiello ha premiato scrittori di calibro nazionale o internazionale che si sono distinti per la loro eccezionale attività letteraria.
In ordine, gli autori che hanno ricevuto il premio alla carriera sono stati: Anna Maria Ortese, Elio Pagliarani, Maria Corti, Franco Lucentini, Raffaele La Capria, Michel Tournier e Edoardo Sanguineti.
Il premio è stato poi reintrodotto nel 2015 come “Premio della Fondazione Campiello alla carriera”.
Premio Campiello 2019 | Finalisti | La cinquina
Tra gli oltre 300 titoli valutati per l’edizione Campiello 2019 (di cui 14 pubblicati da Einaudi), la giuria ha scelto i seguenti titoli per la cinquina:
- Il gioco di Santa Oca – Laura Pariani
- La vita dispari – Paolo Colagrande
- Carnaio – Giulio Cavalli
- Lo stradone – Francesco Pecoraro
- Madrigale senza suono – Andrea Tarabbia
È stato inoltre già annunciato nella stessa occasione il vincitore del premio Campiello Opera Prima: Hamburg – La sabbia del tempo scomparso di Marco Lupo.
Nell’autunno 1952, un gruppo di uomini, stanchi di subire le angherie dei nobili del posto, si raccoglie attorno alla figura di Bonaventura Mangiaterra, un carismatico lombardo.
Mangiaterra è famoso per la Bella Parola, cioè la propria versione degli aneddoti biblici.
Predicatore di libertà, Mangiaterra raccoglie un ampio seguito e diviene una minaccia per il potere dei nobili, che schierano un esercito contro i ribelli.
Ma ad attenderli, vi è una sorpresa che metterà in discussione tutto quello in cui credono.
Buttarelli ha un modo inusuale di stare al mondo, che legge come un libro a cui mancano le pagine pari.
La sua vita, chiara solo per metà, è un continuo susseguirsi di salti, intuizioni e casualità.
Un giorno però Buttarelli scompare e per ritrovarlo non resta che affidarsi alla testimonianza del suo unico amico Gualtieri.
Si svela così una trama paradossale fitta di incastri: la guerra con la preside, il fidanzamento con otto compagne di scuola, l’infatuazione per Berengaria, e gli insegnamenti paterni.
La vita di Giovanni Ventimiglia è quella di un pescatore di piccolo paese. Giovanni raccoglie pesci, ma ultimamente il mare è diventato povero.
Vive in un villaggio come tanti altri, con un sindaco figlio di un altro sindaco, e un prete che predica bene ma razzola male.
Ma un giorno di primavera Giovanni trova il cadavere di un ragazzo di colore.
Dopo il primo ritrovamento, nuovi corpi, tutti neri, vengono trasportati dalla marea.
E le autorità locali non hanno idea di cosa stia succedendo.
Lo Stradone è il racconto della Storia vista a ritroso da un settantenne.
È in un eterno stato di attesa che si svolgono le giornate del protagonista, specchio della decadenza del nostro tempo.
Pecoraro unisce formule urbanistiche e riflessioni antropologiche.
Da leggere con estrema attenzione le sezioni dedicate al “Monte d’Argilla” che nel tempo è servito a formare la “Città di Dio”.
Un uomo solo è obbligato a compiere un omicidio. E da lì scaturisce il suo genio artistico.
È la storia di Gesualdo da Venosa, madrigalista vissuto a cavallo tra il Cinque e Seicento.
Ma come può il male dare vita a tanta purezza musicale?
Gesualdo uccide Maria D’Avalos. Fin qui ce lo raccontano i libri di storia. Ma niente rimane delle emozioni turbolente del suonatore.
La prosa di questo romanzo ci parla in faccia, arriva fino a oggi, ci spinge a mettere in dubbio i confini tra assassinio e genio.
Premio Campiello 2019 | I vincitori degli ultimi 20 anni
- Le Assaggiatrici (2018) – Rosella Postorino
- L’Arminuta (2017) – Donatella Di Pietrantonio
- La Prima Verità (2016) – Simona Vinci
- L’ultimo arrivato (2015) – Marco Balzano
- Morte di un uomo felice (2014) – Giorgio Fontana
- L’amore graffia il mondo (2013) – Ugo Riccarelli
- La collina del vento (2012) – Carmine Abate
- Non tutti i bastardi sono di Vienna (2011) – Andrea Molesini
- Accabadora (2010) – Michela Murgia
- Venuto al mondo (2009) – Margaret Mazzantini
- Rossovermiglio (2998) – Benedetta Cibrario
- Mille anni che sto qui (2007) – Mariolina Venezia
- La vedova scalza (2006) – Salvatore Niffoi
- Mandami a dire/Il sopravvissuto (2005) – Pino Roveredo/Antonio Scurati
- Una barca nel bosco (2004) – Paola Mastrocola
- Il Maestro dei santi pallidi (2003) – Marco Santagata
- Il custode dell’acqua (2002) – Franco Scaglia
- Nati due volte (2001) – Giuseppe Pontiggia
- La forza del passato (2000) – Sandro Veronesi
- Fuochi fiammanti a un’ora di notte (1999) – Ermanno Rea