Nudo di Modigliani venduto a 157 milioni di dollari
L'opera dell'artista livornese battuta all'asta fu censurata all'inizio del Novecento perché considerata oscena
“Nu couche (sur le coté gauche)“, è il dipinto di Amedeo Modigliani che il 14 maggio 2018 è stato venduto all’asta a New York per 157,2 milioni di dollari, una cifra da record per la casa d’aste britannica Sotheby’s.
L’opera è stata realizzata da Modigliani nel 1917 e raffigura un nudo femminile.
Il nudo non ha raggiunto il record mondiale di Amedeo Modigliani che è stato infranto invece nel novembre del 2015 da un’altro nudo dell’artista livornese all’asta della casa Christie’s: il “Nu couché” (Nudo disteso con braccia aperte o Nudo rosso) che fu venduto per 170,4 milioni a Liu Yiqian, un magnate cinese appassionato d’arte, fondatore anche di due musei.
Quest’ultimo dipinto venduto invece per 157,2 milioni di dollari è il più grande (89,5×146,4 cm) mai realizzato nella carriera di Modigliani.
È anche l’unico nudo orizzontale di Modigliani a contenere l’intera figura all’interno della tela.
Nel Novecento l’opera fu censurata all’esposizione delle ‘Galerie Berthe Weill’ di Parigi, perché considerata dalle autorità francesi un’opera oscena.
La figura bohémien di Amedeo Modigliani
Amedeo Modigliani, italiano che ha vissuto a Parigi gli ultimi quindici anni della sua vita, è stato un artista molto tormentato, sia in vita che dopo la sua morte, avvenuta prematuramente quando il pittore aveva solamente 35 anni.
Durante la sua breve vita, Modigliani non riscosse il successo che ha invece ottenuto nei decenni successivi alla sua morte, e questo lo rese un artista bohémien, povero e maledetto, che viveva in una comune di artisti nel cuore di Parigi.
La sua relazione con Beatrice Hastings, soggetto del ritratto nascosto nel dipinto di Modigliani, fu tormentata e passionale; e i due, pur vivendo nel bel mezzo della Parigi decadente degli anni ’10, risultavano ribelli e selvaggi.
“Facevano spaventose scene di gelosia, si ubriacavano insieme, litigavano e si picchiavano”, è la descrizione di uno studioso contemporaneo di Modigliani.
“Viveva in una nebbia di intossicazione – assenzio, vino, hashish – e danzava sui tavoli, ululava versi italiani e si scatenava per le strade di notte”, si può leggere sulla vita dell’artista sulle annotazioni della Tate Gallery.
La mostra con i falsi di Modigliani
Tormentata è stata la vita, e tormentati sono gli anni dopo la sua morte: nel 2017, infatti, un nuovo mistero ha avvolto la figura di Amedeo Modigliani.
Tra marzo e luglio il Palazzo Ducale di Genova aveva esposto 21 dipinti di del pittore ma, nell’estate del 2017, il Palazzo ha chiuso le porte per qualche giorno, su disposizione della procura di Genova.
La causa, che ha portato a un’indagine per truffa aggravata, era stata la messa in circolazione di opere d’arte ritenute false.
Su 21 dipinti 20 sono stati ritenuti falsi.