“Leggere e ripetere non serve a nulla”. Il nuovo metodo di studio per preparare un esame in 7 giorni
Una buona notizia per tutti gli studenti che non hanno mai abbastanza tempo per preparare un esame: è arrivato un nuovo metodo di studio che promette risultati strepitosi in tempi record.
Il metodo di studio in questione si chiama Ocme ed è stato brevettato da Andrea Acconcia e Giuseppe Moriello, due casertani diventati mental coach e memory coach.
Su Facebook hanno 137mila seguaci e sul loro canale YouTube totalizzano migliaia di visualizzazioni, i due hanno testato il metodo di studio Ocme in prima persona: si sono laureati in tempi record, con una media di 14 esami all’anno.
Il metodo di studio Ocme si basa su 4 pilastri: l’organizzazione, la comprensione, la memorizzazione e l’esposizione. Per i due giovani gli schemi non servono a nulla, ripetere e sottolineare con l’evidenziatore ancora meno.
Nel libro “Metodo universitario. Come studiare meglio in meno tempo e superare gli esami senza ansia“, Acconcia e Moriello, spiegano come dare fino a quattro esami al mese.
“Invece di vederti come un maratoneta che corre le lunghe distanze, devi pensare a te stesso come un velocista: uno che prepara gli esami in velocità”.
L’obiettivo è di eliminare le distrazioni con una soluzione immediata. “Darti due mesi per un esame è la cosa più pericolosa che puoi fare – continuano -, perché ti concedi tutte le libertà del caso. Ma se ti dai sette giorni, non puoi evidenziare, non puoi rileggere il libro tre volte come un romanzo, non puoi spaccarti il polso con i riassunti. Preparare gli esami in sette giorni è un atto rivoluzionario nei confronti del sistema”.
Nella pratica: nei primi 4 giorni si organizza il materiale, 2 giorni dedicati a memorizzare e l’ultimo giorno per la prova generale.
Per riuscire a preparare un esame in soli sette giorni devi studiare dando delle priorità. Studia principalmente quello che viene chiesto di più a lezione.
La tecnica dell’appostamento consiste nel raccogliere agli appelli d’esame le domande che vengono poste per farsi un’idea di quelle che sono molto, poco o raramente chieste.
Basta riassunti o mappe concettuali, sì invece agli schemi a cascata. Preparare quindi solo le risposte alle domande che professoresse e professori potrebbero fare all’esame senza perdere tempo a schematizzare l’intero libro.
Quando si prepara uno schema la cosa fondamentale è strutturare la risposta in modo che sia chiara la gerarchia tra i concetti principali e i concetti secondari.
Dimentica il leggi e il ripeti. Il trucco è farsi interrogare da qualcuno in grado di metterti in difficoltà. Ma va bene anche registrarsi, con video o audio, e immaginare di dover far ascoltare poi quella registrazione alla persona di cui temi il giudizio.