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I libri per l’estate 2020: i consigli di lettura della redazione di TPI per le vacanze

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I libri per l’estate 2020: i consigli di lettura della redazione di TPI per le vacanze

È un’estate particolare quella che stiamo vivendo in questo 2020: meno viaggi all’estero, ma in generale anche meno svaghi e – per alcuni – anche meno giorni di vacanza. Perché non approfittare quindi per viaggiare con la mente e la fantasia e intrattenersi in compagnia di un buon libro? Ecco i consigli di lettura di TPI, con i libri suggeriti dalla redazione per l’estate 2020:

L’ombra del vento e la tetralogia del Cimitero dei Libri dimenticati, di Carlos Ruiz Zafón

Zafon ci ha salutato, ma le sue storie rimarranno con noi, un’eredità letteraria che racconta di una Barcellona incantata (anche se non si tratta di una storia fantasy). Con uno stile elegante e personaggi che rasentano tratti fiabeschi, L’ombra del vento è una storia da leggere almeno una volta nella vita (ed è adatta a tutte le stagioni). [Consigliato da Cristina Migliaccio]

Parlarne tra amici, di Sally Rooney

L’autrice irlandese classe 1991 ha conosciuto il successo grazie al suo secondo romanzo, Normal People (Persone Normali), best seller che le è valso la nomination al Booker Prize nel 2018. Ma Parlarne tra amici, prima fatica della “scrittrice dei Millennials” prodotta da Rooney in circa tre mesi, narra in modo più leggero e articolato gli stessi intrighi sentimentali di giovani intellettuali, in questa opera alla ricerca della propria identità sessuale e artistica tra la Dublino malinconica e avvolgente dei circoli letterari e la Francia delle campagne estive. [Consigliato da Marta Vigneri]

Eleanor Oliphant sta benissimo, di Gail Honeyman

Questo libro va letto non perché è stato il caso letterario dell’anno in cui è uscito, e nemmeno perché la sua autrice è un’esordiente che ha ricevuto numerosissimi elogi da parte di lettori e critica, a livello mondiale. Non va letto nemmeno perché chissà che storia racconta, o in che intreccio narrativo coinvolgente fa trovare chi lo ha per le mani. Questo libro va letto perché, al contrario, racconta una storia semplice, quasi “banalmente” triste, di una ragazza sfortunata come tante altre. Solo che Eleonor non è tante altre, Eleonor è qualcuno in cui ognuno di noi può trovare un pezzetto di sé. E la sua storia, fatta di tanto dolore ma anche di tanta resilienza e speranza, è scritta in un modo – fate attenzione – che potrebbe segnarvi per sempre. [Consigliato da Giulia Angeletti]

I valori che contano – (Avrei preferito non scoprirli), di Diego De Silva

Il libro che ho scelto di consigliare per l’estate 2020 si intitola “I valori che contano – (Avrei preferito non scoprirli)” e segna il grande ritorno di Diego De Silva e del suo avvocato Malinconico. Per un’annata difficile come quella che stiamo vivendo, c’è bisogno di un’estate spensierata e leggera all’insegna della buona scrittura e di un’ironia scanzonata come quella dell’avvocato più famoso d’Italia. [Consigliato da Lara Tomasetta]

La fattoria degli animali, di George Orwell

Un’allegoria ancora oggi attuale e che fa riflettere. Pubblicata nel 1945, l’opera di George Orwell voleva essere una satira feroce sul totalitarismo di Stalin, una dittatura che l’autore riteneva brutale, per il suo culto della personalità portato all’estremo e per aver soggiogato la popolazione con il terrore. Il romanzo è ambientato in una fattoria inglese nella quale a un certo punto gli animali si ribellano, perché stanchi dello sfruttamento dell’uomo. Gli animali, diventati padroni della fattoria, decidono di creare una società dove tutti sono uguali e dove nessuno spadroneggia sugli altri. Le cose però non andranno come previsto, perché i leader della “rivoluzione”, ossia i maiali (guidati dal loro capo chiamato Napoleone), prenderanno il controllo in maniera dispotica. Un libro che fa riflettere e che si legge con piacere, attraverso l’allegoria del racconto, anche sotto l’ombrellone. Nonostante siano passati decenni dalla sua pubblicazione e non ci siano più certi regimi, La fattoria degli animali ci aiuta a capire meglio le “dittature”, spesso poco visibili, dei giorni nostri. [Consigliato da Antonio Scali]

Pandemia, di Lawrence Wright

Due cose mi hanno spinta a leggere questo libro – e oggi a consigliarlo ai nostri lettori – la prima è l’autore, Lawrence Wright. Il premio Pulitzer delle Altissime Torri. La seconda è il titolo: Pandemia. Attuale, se non fosse che Pandemia sia stato scritto quando il nuovo Coronavirus non esisteva ancora. Wright nega di essere stato profetico, parla di banalissime coincidenze. Eppure leggendo il libro si ha come la sensazione “che gran parte del suo contenuto si sia mescolato con le notizie quotidiane”. Fin troppo reale. Marion Winik del Washington Post nella sua recensione scrive: “La copia in anteprima è sulla mia scrivania fin da gennaio. All’interno c’erano parole che non avevo mai sentito prima, come “coronavirus”, e concetti a cui non avevo mai pensato, come “distanziamento sociale”, “carenza di respiratori”, ed “essere uccisi dalla risposta immunitaria del proprio corpo a una malattia piuttosto che dalla malattia stessa”. Per scriverlo Wright ha parlato con alcuni dei più importanti virologi ed epidemiologi al mondo, esperti che lottano contro le epidemie in luoghi come gli Istituti nazionali di sanità e Fort Detrick, il laboratorio militare un tempo al centro del programma di sviluppo di armi biologiche degli Usa. Ma oltre all’aspetto scientifico è importante sottolineare che non si tratta di un saggio bensì di un romanzo. E c’è tanta umanità nel racconto. Per noi italiani è importante sapere che nel libro viene citato anche Carlo Urbani, il medico italiano che per primo identificò la Sars salvando milioni di vite umane e che poi morì proprio per colpa di quello stesso morbo. Per concludere scelgo una frase del libro che mi ha colpito molto: “Che arroganza avere creduto che l’era moderna fosse immune all’assalto del nemico più scaltro e implacabile dell’umanità: il virus”. Insomma, per me consigliatissimo. Oggi più che mai. [Consigliato da Clarissa Valia]

Il giardiniere, di Jonathan Evison

Questo romanzo racconta uno spaccato di un’America ancora tanto, troppo razzista. Il giardiniere messicano MIke Muñoz è il giovane Holden del nuovo millennio, che con grande autoironia riesce a trasformare ogni sfiga personale in un riscatto collettivo per la sua comunità. Con il suo tocco leggero, potatura dopo potatura, Evison ci guida in maniera brillante tra le sfide e le contraddizioni della società americana. Da leggere per riflettere, ma anche per ridere fino alle lacrime. [Consigliato da Veronica Di Benedetto Montaccini]

La disinformazione felice, di Fabio Paglieri

In tempi di Covid e di infodemia, questo libro è un balsamo perché smonta di colpo le pulsioni inquisitorie e vittimistiche spesso associate alla disinformazione. La quale, spiega efficacemente l’autore, ha molto più a che fare col modo in cui approcciamo da utenti l’informazione che con l’informazione in sé. Le fake news sono sempre esistite, le tecnologie digitali ne hanno ampliato il volume, ma hanno generato anche gli strumenti per potersene difendere. Bando al paternalismo e alle censure: con le bufale si può convivere se coltiviamo comportamenti e costruiamo reti sociali che ci rendano capaci di discernere il vero dal falso e di non diventare noi stessi, più o meno consapevolmente, diffusori di panzane. [Consigliato da Luca Serafini]

Io e il Papu, di Luigi Garlando

In questo libro per ragazzi c’è tutto: la fragilità di un bambino con un trauma nel cuore, il terrorismo, una religiosità discreta fatta di piccoli gesti di umanità, il Papa più amato di tutti, quelle figurine dei calciatori che tanto fanno emozionare chiunque le abbia mai collezionate. E poi c’è il Calcio, inteso come quell’universo fatto di uomini e storie che non si esaurisce in una semplice partita. Io e il Papu è la storia di Arcadio, un bambino di 11 anni che non parla da quando la mamma è rimasta ferita in un attentato e che decide di spedire una lettera al Pontefice. Nella busta, solo quattro figurine: il Papu Gomez, Arkadius Milik, Lazaros Christodoupoulos e Marco Parolo. È un rebus, che il Santo Padre riesce a decifrare: quel bambino gli sta chiedendo aiuto per ritornare a parlare. Il Papa non ci pensa due volte: va a trovare Arcadio e lo trova chiuso in un armadio insieme a tutte le sue paure. È l’inizio di una straordinaria amicizia, di un dialogo silente che va avanti solo con lo scambio di figurine e della riscoperta del bello delle piccole cose. Anche quando le parole sembrano cadute in un pozzo profondo e inaccessibile. In calce, il romanzo riporta la dicitura “età di lettura: 8 anni”. Ma è solo una scusa per tutti quegli adulti che hanno perso la forza di emozionarsi perdendosi nella tenerezza che solo un bambino può suscitare. [Consigliato da Carmelo Leo]

Archivio dei bambini perduti, di Valeria Luiselli

No, i bambini perduti non sono quelli che tentano di attraversare il confine tra Messico e Stati Uniti a bordo del treno “La Bestia”. O almeno, non sono soltanto loro. Il romanzo di Valeria Luiselli è prima di tutto il racconto del viaggio di una famiglia: lei, lui, la figlia di lei, il figlio di lui. La loro mitologia, il loro lessico, il loro tentativo di resistere a quello che li sta portando inesorabilmente a sfaldarsi. Ma è anche la scoperta di un’America insolita, rurale, autentica e cruda. Con ironia e profondità, l’autrice riesce a collegare ciò che sembra distante e a incastrare stili letterari diversi – dal reportage all’elegia – per consegnare ai lettori un “archivio” personale, e al tempo stesso universale, sull’umanità e le sue debolezze. [Consigliato da Anna Ditta]

Epidemia colposa? Le verità nascoste sulla mancata zona rossa nella Val Seriana. L’inchiesta di TPI in ebook

L’inchiesta di TPI sulla mancata zona rossa nei due comuni di Alzano Lombardo e Nembro in provincia di Bergamo è diventata un e-Book edito da Piemme-Mondadori. Il libro digitale fa parte di “Molecole”, la collana di Piemme dedicata al Covid-19, e gli autori sono i giornalisti di TPI che in questi ultimi tre mesi non hanno mai smesso di lavorare per trovare le responsabilità dietro il focolaio che ha messo in ginocchio il paese. Il cuore del libro ricostruisce la lunga e approfondita inchiesta giornalistica della documentarista e giornalista investigativa Francesca Nava la quale ha fatto luce sulla mancata zona rossa nella Val Seriana. Dopo il suo lavoro in più parti, la Procura di Bergamo ha aperto un’inchiesta per epidemia colposa. Da qui il titolo dell’e-Book. Al libro hanno contribuito anche le giornaliste di TPI Selvaggia Lucarelli e Veronica Di Benedetto Montaccini. Completano il lavoro le firme Luca Telese e Marco Revelli, con analisi e interviste. Il tutto introdotto da un editoriale del direttore Giulio Gambino. Chiudono l’e-Book due interventiquello del vice-direttore Stefano Mentana e della giornalista bergamasca Gessica Costanzo. [Consigliato da tutta la redazione]

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