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La saggezza millenaria dello Yijing ci invita a abbracciare la complessità

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Lo Yijijng può rivelarsi uno strumento utile a stimolare la riflessione, a superare preconcetti, a mettere in discussione i nostri pregiudizi. La sua consultazione può essere una pratica filosofica che abitua a concepire noi stessi e le nostre esperienze individuali in analogia con quanto ci circonda, con il mondo sociale e il mondo naturale di cui siamo parte

L’umanità in ogni luogo e in ogni tempo ha cercato di conoscere il proprio destino e di svelare i misteri del futuro. In diverse culture, sono stati sviluppati vari metodi divinatori per cercare di ottenere risposte alle domande che ci assillano. Uno dei sistemi più antichi è lo Yijing, il classico dei mutamenti, un sistema di divinazione cinese che ha affascinato e influenzato le persone per secoli.

Lo Yijing, noto anche come I Ching o Libro dei Mutamenti, ha una storia millenaria che risale a oltre 3.000 anni fa. È considerato uno dei testi più importanti nella tradizione cinese e ha svolto un ruolo cruciale nella storia della filosofia, della religione e delle pratiche divinatorie della Cina antica e moderna.

La composizione dello Yijing è avvolta nel mistero e nella leggenda. La tradizione attribuisce la scoperta delle figure simboliche fondamentali, gli otto “trigrammi” e i 64 “esagrammi”, al leggendario sovrano Fu Xi (2852-2783 a.C.) e a Yu il Grande (XXI secolo a.C.). I trigrammi sono gruppi di tre linee orizzontali, interrotte o continue, che rappresentano l’elemento yin e yang, i due principi cosmici fondamentali secondo la filosofia cinese. Dall’unione di due trigrammi si forma un esagramma. Nell’XI secolo a.C., il re Wen e il duca di Zhou hanno aggiunto frasi di commento a questi simboli, fornendo nuovi strumenti per la comprensione e l’interpretazione dei simboli.
La consultazione dello Yijing inizia con il porre una domanda relativa a una situazione specifica. Si compie un processo di divinazione che coinvolge tradizionalmente la manipolazione di bastoncini di Achillea millefoglie o, più semplicemente, il lancio di tre monete. Attraverso alcuni semplici calcoli, si ottiene un esagramma che indica la risposta al quesito.

Una delle caratteristiche più affascinanti dello Yijing è la sua natura enigmatica. Le frasi misteriose poste a commento delle figure hanno infinite interpretazioni. La chiave per comprenderne significato risiede in chi utilizza questo sistema. Attraverso la propria esperienza e la riflessione, le antiche parole dello Yijing prendono vita e assumono un senso che si adatta alla situazione specifica.

I trigrammi e gli esagrammi dello Yijing sono una rappresentazione grafica dei diversi rapporti che i principi cosmologici yin e yang assumono nel processo della loro costante trasformazione. Questo processo dinamico secondo la tradizione cinese è alla base di tutto ciò che esiste. Per questa ragione questi gruppi di linee possono rappresentare tutto ciò che accade fuori e dentro di noi. Qui entra in gioco un principio cosmologico ingombrante che il lettore contemporaneo difficilmente è disposto ad accettare. Siamo abituati a pensare che la divinazione e il pensiero filosofico siano incoinciliabili. La filosofia è una pratica razionale che non lascia spazio alla fede in principi indimostrati e indimostrabili, come lo Yin e lo Yang. Tuttavia è forse possibile superare questa contraddizione, e fare un uso filosofico dello Yijing. Anche senza dare per buone le idee cosmologiche che ne costituiscono il fondamento, lo Yijijng può rivelarsi uno strumento utile proprio a stimolare la riflessione, a superare preconcetti, a mettere in discussione i nostri pregiudizi. La sua consultazione può essere cioè una pratica filosofica.

La saggezza millenaria dello Yijing ci invita a abbracciare la complessità

Nel mondo moderno, siamo spesso attratti dalla ricerca di risposte immediate e soluzioni rapide per i nostri problemi. Lo Yijing ci invita a superare questa mentalità e ad abbracciare la complessità intrinseca delle situazioni che affrontiamo. Ci fa riflettere sul fatto che in tutto ciò che accade agiscono elementi diversi, spesso contrastanti – come lo Yin e lo Yang – e ci ricorda che proprio in quanto complessa, la realtà è in continua evoluzione e le situazioni cambiano nel corso del tempo. Attraverso la sua natura enigmatica, lo Yijing ci spinge a considerare molteplici interpretazioni e prospettive, sfidando la nostra tendenza a dare per buona una verità assoluta.

La pratica dello Yijing richiede pazienza e un’apertura mentale necessarie a valutare diverse possibilità interpretative. Incoraggia a esplorare connessioni tra gli eventi, le persone e le forze che agiscono nella nostra vita, spingendoci a considerare il quadro generale anziché limitarci a una visione parziale. Questo approccio aiuta a sviluppare una mente aperta e flessibile e stimola la capacità di istituire analogie e connessioni. Operando una generalizzazzione, che inevitabilmente banalizza una storia lunga e complessa, possiamo osservare che nella tradizione filosofica cinese il pensiero analogico svolge un ruolo fondamentale e rappresenta un tratto distintivo del modo di argomentare. Attraverso analogie e metafore i filosofi della tradizione cinese cercano di spiegare le dinamiche della natura e della società: generalmente non affrontano gli argomenti in modo isolato, analitico, ma continuamente fanno riferimento a un contesto più ampio e a fenomeni apparentemente irrelati. Lo Yijing è in questo senso uno strumento utile a suggerirci sempre nuove analogie, capace cioè di farci scoprire connessioni e somiglianze inatesse.

L’utilizzo dello Yijing come strumento per educarci alla complessità ci offre un’alternativa al pensiero binario. Ci insegna che la realtà è spesso sfumata e complessa, e ci aiuta ad evitare di cadere in semplificazioni e divisioni. Ci abitua a concepire noi stessi e le nostre esperienze individuali in analogia con quanto ci circonda, con il mondo sociale e il mondo naturale di cui siamo parte. Questa consapevolezza ci porta a sviluppare una maggiore tolleranza e comprensione verso le opinioni altrui, favorendo il dialogo e la collaborazione anziché l’ostilità e la polarizzazione. In un mondo in cui la mancanza di comprensione reciproca è sempre più diffusa, lo Yijing ci offre un approccio che promuove soluzioni inclusive e armoniose.

L’autore è ricercatore post-doc alla Belt and Road Academy della Beijing Language and Culture University

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