Il Nome della Rosa, di Umberto Eco: tutto quello che c’è da sapere sul celebre romanzo
Dal 4 marzo 2019, va in onda su Rai 1 l'omonima trasposizione televisiva
IL NOME DELLA ROSA LIBRO – Erano gli anni ’80 e Umberto Eco vinceva il Premio Strega con Il nome della Rosa, un romanzo diventato celebre in tutto il mondo e che nel 2019 ha ottenuto una trasposizione televisiva in onda dal 4 marzo su Rai 1.
D’ambientazione medievale, questo di Umberto Eco è forse il romanzo italiano più letto e tradotto in tutto il mondo (in oltre 40 lingue).
Trent’anni fa, Sean Connery è stato il protagonista dell’omonimo film. Nel 2019, il suo posto in televisione è stato preso dall’americano naturalizzato italiano John Turturro.
Le Monde ha inserito il romanzo di Umberto Eco nell’elenco dei “100 libri del secolo”.
Il Nome della Rosa libro | La trama
Approcciandosi per la prima volta al giallo storico, Umberto Eco ci ha condotto nell’alta Italia medievale – precisamente sulle Alpi – per raccontare la storia di Guglielmo da Baskerville. Siamo all’ultima settimana di novembre, 1327. Il frate Guglielmo viene scortato dal novizio Adso da Melk presso un monastero benedettino.
Guglielmo è stato incaricato di una delicata missione diplomatica e deve risolvere una serie di misteriosi delitti che hanno macchiato di rosso la biblioteca labirintica dell’abbazia: sette delitti commessi in sette giorni, tutti all’interno dell’inaccessibile cinta abbaziale.
Il compito del frate non si presenta affatto facile, soprattutto perché, per risolvere il caso, Guglielmo deve decifrare qualunque tipo d’indizio, a partire dalle scritture negromantiche ai manoscritti in lingue ignote per poi arrivare alle mosse diplomatiche degli uomini di potere.
Il Nome della Rosa libro | La scelta del titolo
In molti si sono chiesti da cosa derivasse la scelta del titolo del celebre romanzo, soprattutto perché il testo è intriso di riferimenti filosofici.
La frase enigmatica che chiude il romanzo, “Stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus”, lascia molti spunti di riflessione (poiché questa citazione latina vuol dire che alla fine di tutto resterà soltanto il nome con cui chiamiamo le cose).
Ma la verità è che Umberto Eco, prima di sceglierne uno, aveva buttato giù una lunga lista di nomi e il titolo provvisorio inizialmente scelto era “L’abbazia del delitto”. Infine, “Il nome della rosa” è stato il titolo che ha ottenuto più consensi da parte degli amici dell’autore ed è per questo che poi è stato scelto.
Il Nome della Rosa libro | Le curiosità
Umberto Eco era già autore di diversi saggi, ma “Il Nome della Rosa” è stato il suo primissimo romanzo. La scelta d’ambientare il suo testo in un contesto medievale deriva dal suo amore per l’argomento (sono testimoni i numerosi saggi pubblicati a riguardo).
Umberto Eco ha ammesso di aver trascorso un anno intero senza buttar giù neppure una riga di testo, ma di aver pianificato centinaia di labirinti e piante dell’abbazia, creando un vero e proprio mondo nuovo.
Il protagonista, Guglielmo da Baskerville, è un omaggio al celebre detective inglese Sherlock Holmes, sia per l’aspetto fisico che per le origini del personaggio stesso: “Il mastino di Baskerville” scritto da Arhur Conan Doyle vi dice qualcosa?
Il romanzo inoltre si avvale di un espediente letterario piuttosto comune (basti pensare ad Alessandro Manzoni nei Promessi Sposi o a La lettera Scarlatta di Nathaniel Hawthorne): quella del manoscritto ritrovato. Il monaco Adso da Melk, ormai di età avanzata, vuole ripercorrere le sue esperienze da novizio e così imprime su carta le vicende vissute al fianco del maestro Guglielmo da Baskerville, divenendone quindi il narratore.
“Il nome della rosa” è stato pubblicato per la prima volta nel 1980 dalla casa editrice Bompiani. Tre anni dopo, Umberto Eco ha pubblicato “Postille al Nome della rosa”, un saggio all’interno del quale ha spiegato il percorso letterario che l’ha condotto verso la stesura del suo romanzo. Tali postille sono poi state allegate al romanzo in seguito al 1983.
Il Nome della Rosa libro | La nuova versione 2012
L’esordio narrativo di Umberto Eco è stato nel 1980. Diversi anni dopo, precisamente nel 2012 (quattro anni prima della sua scomparsa), l’autore ha deciso di rivedere il celebre romanzo e pubblicarne una versione corretta, andando a eliminare ripetizioni ed errori.
Cosa c’è di diverso? Prima di tutto, la nota finale dell’autore. Mantenendo intatto lo stile di scrittura e la struttura narrativa, Eco ha apportato alcune modifiche all’impianto delle citazioni latine e anche alla descrizione della faccia del bibliotecario (voleva eliminare riferimenti neogotici).
Il Nome della Rosa libro | Umberto Eco
Umberto Eco è stato uno scrittore e semiologo di rilevanza per il nostro paese. Conosciuto a livello mondiale, prima di debuttare come romanziere grazie a “Il Nome della Rosa”, lo scrittore originario di Alessandria ha pubblicato numerosissimi saggi di semiotica ed estetica medievale, una passione riflessa poi nella scelta del tema del suo primo romanzo.
La sua importanza a livello accademico è data non soltanto dalle diverse pubblicazioni, ma anche dall’affermazione di alcuni corsi universitari. Un esempio? Il primo corso del DAMS all’Università di Bologna, oppure il corso di laurea in Scienze della Comunicazione per lo stesso ateneo. O, ancora, la fondazione del Dipartimento di Comunicazione dell’Università di San Marino. Il celebre autore è venuto a mancare il 19 febbraio 2016.
Sono trascorsi 39 anni da quando “Il nome della rosa” ha lasciato un segno nella nostra cultura e Rai 1, con una produzione italo-tedesca, ripropone la versione televisiva di un romanzo che dopo quarant’anni è ancora uno dei più letti e amati della letteratura italiana.