Il giovane Holden: la recensione di TPI
Il giovane Holden recensione | Di cosa parla
IL GIOVANE HOLDEN RECENSIONE – Per il centenario di Salinger (nato a New York nel 1919) mi sembra doveroso leggere uno dei suoi capolavori: Il giovane Holden.
Il pensiero che mi ha sfiorato, appena ho cominciato a leggerlo, è di una persona stanca della vita. La “stanchezza” di vivere si nota da come viene scritto il libro, si potrebbe definire svogliatezza.
Il protagonista si chiama Holden Caulfield, ha sedici anni e sta per essere espulso da scuola perchè non ha superato gli esami. Prima di tornare in camera decide di passare a trovare il suo ex professore di storia, uomo che ha suscitato in lui un sentimento di simpatia. Non appena mette piede in casa del professore però capisce che la sua non è stata una buona mossa e sente che a momenti arriverà la predica che non si fa attendere.
Il professore è preoccupato dall’atteggiamento di Holden, ma non si rende conto che umiliandolo non fa altro che accrescere la sua rabbia. Il ragazzo, in pochi istanti, perde la simpatia che prima nutriva verso l’insegnante. Non sa cosa vuole della vita, si annoia e perde facilmente interesse di tutto e tutti.
Continuando a leggerlo si capisce che il protagonista non sa dove sbattere la testa. Non riesce a parlare dell’espulsione con i genitori, ha paura della loro reazione e decide di scappare. Si è incastrato da solo e non ha idea di come uscirne.
A un certo punto della storia decide di tornare a casa, i genitori non ci sono e parla con la sorella, le racconta dell’espulsione e lei non la prende bene. Nel frattempo arrivano i genitori, per paura si nasconde nell’armadio e mentre la sorella li distrae scappa di nuovo.
La confusione della vita l’abbiamo dovuta affrontare tutti. Nessuno ci mostra la strada giusta. Non è come quando sei piccolo che mentre scii segui il tracciato di tuo padre e quindi sai di essere al sicuro. E’ una tappa che presto o tardi arriva, non puoi sfuggirgli.
Se ti senti confuso e non sai cosa fare, questo è il libro che fa per te.
A cura di Claudia Nanni