Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 17:52
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cultura

Le ragazze cinesi che spendono milioni di dollari per i loro fidanzati virtuali

Immagine di copertina
Credit: Jiemian

I giocatori, per lo più donne intorno ai vent'anni, solo a gennaio hanno speso il corrispettivo di circa 25 milioni di euro per migliorare le loro probabilità di avere una relazione virtuale tramite gli acquisti all'interno del gioco

Si chiama “Love and Producer” e, al momento, è il gioco più scaricato tra le giovani donne cinesi.

Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook. Ecco come

Secondo i dati della società di ricerche Jiguang, questo simulatore di appuntamenti ha accumulato oltre 2 milioni di utenti attivi ogni giorno dal suo lancio a dicembre e la stragrande maggioranza sono donne intorno ai vent’anni.

In Cina, nella vita reale, proprio a causa del difficile esame di ammissione all’università,  gli appuntamenti tra gli studenti sono raramente tollerati e, se avvengono, sono tenuti segreti. Così, la maggior parte degli studenti entra all’università senza aver avuto esperienze romantiche e comincia ad approcciarsi alle relazioni amorose solo dopo aver finito la scuola superiore.

Questo perché anche la cultura cinese “dell’amore” è ben diversa da quella occidentale.

“Ben prima che il regime comunista richiedesse che un’intera nazione privilegiasse la rivoluzione sul romanticismo, la Cina aveva una storia lunga e tumultuosa con l’amore romantico. Mentre i matrimoni basati sull’amore sono esistiti nella maggior parte del mondo sviluppato, questo tipo di unione romantica arrivò più lentamente a Cina. Il matrimonio organizzato era legale e largamente praticato in Cina fino alla fine del ventesimo secolo e ancora oggi non è strano rilevarlo”, ricorda la giornalista e specialista di cultura cinese Roseann Lake.

Con il passare del tempo però, i cittadini cinesi sono stati esposti alle idee e alle abitudini occidentali sull’amore e sul romanticismo diffuse dalla pubblicità e dai film e i giovani si incontrano di più e si lasciano andare a manifestazioni d’affetto anche in pubblico, come camminare tenendosi per mano.

Queste ventate di apertura non sono abbastanza, però, per liberare le ragazze cinesi dalle restrizioni della propria cultura riguardo al sesso e all’amore.

Così, arrivano dal giappone e sono giochi rivolti ad un pubblico femminile e basati su situazioni di vita reale o ispirati a romanzi e storie. Sono gli 乙 女 ゲ ー ム otome gēmu (letteralmente “gioco da ragazza”) .

Anche se le trame variano da gioco a gioco, gli elementi romantici contenuti in essi rappresentano il loro principale punto di forza. I personaggi femminili nei giochi dovrebbero fare in modo che il loro partner scelto si innamori del loro aspetto, stile, talento o intelligenza.

Il primo gioco Otome era Angelique, pubblicato nel 1994 da Koei in Giappone per la console Nintendo Super Famicom, e realizzato da un team di sole donne.

Il gioco era originariamente rivolto a ragazze adolescenti pre-adolescenti e più giovani, ma divenne inaspettatamente popolare tra gli adolescenti e le donne oltre i vent’anni.

I primi giochi si ispiravano prevalentemente all’iconografia vintage delle “shoujo manga“. Storie poco avventurose e romantiche avevano per protagoniste archetipiche eroine femminili.

Man mano però le categorie sono state ampliate e sono stati introdotti altri elementi di gioco, tra cui azione, avventura, combattimenti e trame in cui la protagonista può salvare il mondo e conquistare il ragazzo allo stesso tempo.

“Love and Producer” è uno di questi giochi e sembra aver dato anche alle giovani cinesi un’alternativa virtuale alla ricerca del fidanzato.

Secondo uno studio della società di consulenza iResearch, con sede a Pechino, le donne rappresentavano il 24 per cento di tutti i giocatori nel continente cinese nel 2016, con una cifra che si alzava intorno al 50 per cento per i giochi specificamente mirati alle donne, come Miracle Nikki e Xian Xia Amore 3.

La protagonista di “Love and Produce” è la responsabile della gestione di una compagnia di produzione cinematografica e, nel frattempo, intraprende relazioni romantiche con quattro superstar.

“Li Zeyan, un giovane fondatore e CEO che è duro all’esterno ma morbido dentro; Bai Qi, un ufficiale di polizia speciale che fa sempre sentire le donne protette; Xu Mo, un geniale scienziato con IQ e EQ ultra-alti, e Zhou Qiluo, un’icona pop dolce, gentile e spensierata”. Tutti e quattro si innamorano, ovviamente, della giocatrice.

Gli sviluppatori del gioco hanno persino creato un sistema di telefonia mobile virtuale. Chi gioca può chiamare, inviare messaggi di testo, e avere diversi altri modi (come Wechat) per comunicare con i personaggi. 
Questo aumenta di molto il grado di affezione degli utenti per i ragazzi virtuali, e, proporzionalmente, anche quello di immersività nel gioco.
Per mantenere attivo il proprio lavoro, bisogna continuare a produrre spettacoli di alta qualità utilizzando “carte di credito” che aumentano le caratteristiche dell’azienda come “intraprendenza” e “creatività”.
Ci sono diamanti e carte di credito che vengono dati come ricompense quando si porta a termine una missione, ma bisogna pagare con soldi veri se si vuole procedere o interagire con gli spasimanti più velocemente.

“Love and Producer” si è classificato tra le prime app di maggior incasso nell’App Store cinese.

I giocatori, solo a gennaio, hanno speso almeno 200 milioni di yuan (circa 25 milioni di euro)  per migliorare le loro probabilità di avere una solida relazione virtuale tramite gli acquisti all’interno del gioco.

Il gioco è stato sviluppato da Pape Games, una società di videogiochi con sede a Suzhou, una città vicino a Shanghai.

L’ultimo successo dell’azienda era stato Miracle Nikki, un videogioco di moda lanciato nel 2015 in cui i giocatori dovevano sbloccare vestiti, scarpe e acconciature di fantasia per la protagonista femminile.

“La simulazione della vita reale dei personaggi è un tema di giochi femminili popolare, soprattutto quando si aggiungono potenziali storie d’amore man mano che la trama si sviluppa”, afferma Turian Tan, analista di giochi presso la società di ricerca IDC a Pechino.

Anche se a prima vista l’enorme attrazione di Love and Producer potrebbe sembrare innocua, un editorialista del sito web Jiemian 界面, sostiene, in un lungo articolo, che il gioco, in gran parte, fomenti un atteggiamento errato nei confronti delle relazioni affettive nella vita reale.

“La semplificazione, il consumismo e l’ipocrisia sono radicati in questi simulatori di appuntamenti e sono un prodotto della mancanza di amore della nostra epoca”, scrive l’autore, aggiungendo che “Love and Producers” nella sua essenza non è diverso dai “giochi gal” giapponesi progettati per essere utilizzati esclusivamente da giocatori di sesso maschile.

“In altre parole, il gioco può far costruire alle persone una vita reale nel mondo immaginario. Nella nostra epoca la ricerca di realismo estremo nel mondo virtuale non è un pio desiderio del giocatore, ma piuttosto una realtà solida e una destinazione inevitabile. E il gioco di simulazione d’amore è semplice ma falso, non è di aiuto alla vita del consumatore e appartiene all’era del non riuscire ad innamorarsi (nella vita reale)”.

Tra l’altro “gli stereotipi non sono assenti nei videogiochi dominati dalle donne. In altre parole, il consumismo in stile fast food consente alle donne di imporre ai maschi vari tipi di richieste che una volta venivano applicate a loro. Trasmette il messaggio che gli uomini delle classi meno abbienti siano da escludere” si legge nell’articolo.

E proprio il 13 gennaio, nella città di Shenzhen, una devota legione di giocatrici ha realmente speso 39mila dollari per affittare un gigantesco banner LED su un grattacielo per augurare buon compleanno a Li Zeyan, uno dei personaggi del gioco.

Credit: Supchina

“Buon compleanno, Li Zeyan! Abbiamo comprato questo con la tua black card, quindi non essere sorpreso!” Si legge nella scritta apparsa sul lato del grattacielo, in riferimento ad una delle frasi frequenti dette dal personaggio, il cui fascino deriva proprio dalla generosità verso la suo amante: “Prendi la mia black card e compra quello che vuoi”.

Ti potrebbe interessare
Cultura / Il 2025 tra palco fede e realtà: tutti gli appuntamenti culturali da non perdere
Cultura / Studio Ocse: un italiano su 3 è analfabeta funzionale
Cultura / Un libro di corsa: Volare o cadere
Ti potrebbe interessare
Cultura / Il 2025 tra palco fede e realtà: tutti gli appuntamenti culturali da non perdere
Cultura / Studio Ocse: un italiano su 3 è analfabeta funzionale
Cultura / Un libro di corsa: Volare o cadere
Cultura / Lettera a TPI: la mia lettura di “Conversazioni sul futuro”
Cultura / Arte in Nuvola, torna a Roma l’arte moderna internazionale
Cultura / Fair Play Menerini: svelati i partecipanti al talk show i campioni si raccontano
Cultura / Un libro di corsa: Elizabeth
Cultura / Un libro di corsa: L’ultimo omicidio alla fine del mondo
Cultura / Ecco “Rafael. Una vita speciale”, la nuova serie podcast di Lorenzo Giroffi
Cultura / L’attore e cantante Andrea Bruschi a TPI: “Dalla musica al cinema: raccontare storie per me è una necessità”