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Maturità, Dacia Maraini a TPI: “Importante il ritorno del tema scritto. È il pensiero che diventa forma”

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Credit: Ansa

La scrittrice commenta a TPI le tracce della prova di italiano: "Sono buone scelte. Pascoli a scuola non mi piaceva molto, mi sembrava un po' stucchevole. L'ho riscoperto in viaggio in Africa con Pasolini". In merito all'iperconnessione: "Diventa una dipendenza, come l'alcol o il fumo. E le dipendenze ci rendono schiavi". Fondamentale, dopo due anni di pandemia, il ritorno al tema scritto: "I ragazzi sono bravi a comunicare tramite le chat e i social, ma è importante imparare a scrivere il pensiero"

Dopo due anni di pandemia, lo scritto di italiano è tornato in presenza. Oggi 539mila studenti hanno iniziato gli esami di Maturità, con il consueto tema. Tra le tracce, l’analisi del testo prevedeva una poesia di Giovanni Pascoli, “La via ferrata”, tratto da Myricae, mentre per la prosa la novella “Nedda” di Giovanni Verga. Tra i testi non letterari, i maturandi hanno potuto scegliere tracce che affrontavano diverse questioni di attualità e di dibattito pubblico. Il tema delle leggi razziali era affrontato attraverso un estratto dal libro “La sola colpa di essere nati”, di Gherardo Colombo e della senatrice a vita Liliana Segre.

Un’altra proposta sicuramente molto vicina ai giovani era la “musicofilia”, un ragionamento sul potere che la musica esercita sugli esseri umani, a partire da un testo di Oliver Sacks. E ancora l’ambiente con il discorso pronunciato dal premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi nel 2021 sui cambiamenti climatici e l’importanza della scienza. Altro tema di attualità il Covid, con un testo tratto da “Perché una Costituzione della terra” di Luigi Ferrajoli, sulla pandemia e i suoi effetti economici e sociali. Infine, dopo due anni di Dad, l’iperconnessione con una riflessione a partire da un testo di Vera Cheno e Bruno Mastroianni.

Abbiamo chiesto un commento su queste tracce a Dacia Maraini: “Sono buone scelte. Per quanto riguarda gli autori letterari, quando andavo a scuola Pascoli non mi piaceva molto, mi sembrava un po’ stucchevole, perché i miei insegnanti me lo hanno fatto vedere come troppo sdolcinato e sentimentale. L’ho riscoperto in viaggio in Africa con Pasolini. Lui recitava spesso a memoria le sue poesie. Mi ha fatto capire l’importanza di Pascoli, la sua musicalità, il suo amore per la natura. Era un autore che Pier Paolo amava e così ho iniziato ad apprezzarlo anche io”. Sulla scelta di Verga, la grande scrittrice commenta a TPI: “È molto importante per la sua forza linguistica, e ci ricorda che l’italiano è nato a livello letterario proprio in Sicilia, sotto Federico II, ancor prima che in Toscana”.

Secondo Maraini, il tema oggi di maggiore attualità e importanza è quello ambientale, ben rappresentato con le tracce sui testi di Parisi e Ferrajoli: “I ragazzi devono capire che rischiamo l’estinzione del genere umano. Stiamo distruggendo il pianeta ed è bene che i giovani abbiano consapevolezza di ciò e agiscano di conseguenza, ad esempio stando attenti ai consumi. Qualche giorno fa, ad esempio, ho visitato un’associazione che riunisce persone di tutte le età, dai bambini agli adulti, che vanno a raccogliere la plastica e i rifiuti gettati nei fiumi o sulle spiagge. Lo scorso fine settimana hanno riempito due camion”.

Poi c’è il tema del razzismo, con il libro di Liliana Segre – esempio vivente della lotta all’odio e alle discriminazioni – e dell’ex magistrato di Mani Pulite Colombo: “Gli scienziati hanno stabilito definitivamente che le razze non esistono. Non esiste un DNA degli ebrei, o degli africani o dei cinesi. Il razzismo, invece, come sentimento di rifiuto dell’altro, purtroppo c’è ed è da combattere contro chiunque sia rivolto”. La scrittrice ci ricorda poi l’importanza per i giovani dell’esercizio della scrittura, dopo che per due anni la pandemia aveva cancellato le prove scritte: “È il pensiero che diventa forma. Non possiamo non scrivere. I ragazzi sono bravissimi a comunicare tramite le chat e i social, ma quelli sono come dei telegrammi, è importante invece imparare a scrivere il pensiero, altrimenti fugge via”.

Sull’iperconnessione, fenomeno che sicuramente la pandemia non ha fatto altro che accentuare tra le giovani generazioni, Maraini commenta: “Diventa una dipendenza, come l’alcol, le droghe o il fumo. E le dipendenze non aiutano l’autonomia del pensiero, ma ci rendono schiavi. Se amiamo la nostra libertà, non bisogna eccedere o essere dipendenti da qualcosa di esterno, compreso il cellulare”. Chiediamo infine all’autrice di Bagheria quale tra le tracce proposte per la Maturità 2022 reputi più interessante e attuale: “Sicuramente il tema ambientale, che riguarda il futuro di tutti noi. Dobbiamo intervenire per salvare il pianeta”.

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